Roma, 29 Marzo 2007 Ore 12,05

 

Da:  Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione.

 

A: Dott. Carlo Conti, conduttore della trasmissione televisiva L’Eredità, presso RAI UNO

 

Oggetto: Il Ragno Malandrino

 

Egregio Dott. Carlo Conti, innanzi tutto congratulazioni per l’ambito premio ricevuto per i contenuti culturali e gli ascolti ottenuti per  la trasmissione l’Eredità, e credo che il merito non sia tutto da attribuire a Lei, agli autori Dott. Santucci e al Sig. Amadeus, quest’ultimi ormai bruciati e quindi estromessi e licenziati dalla RAI, si suppone per aver avuto l’ispirazione del rebus finale la Ghigliottina dalle due mie vignette satiro politiche, raffigurate nel mio libro Maccarolo… Politico da Sempre… a pag. n.4 di copertina, (di cui Lei Dott. Conti è possessore di una copia, in quanto nel mese di Dicembre scorso nei pressi di Viale Mazzini ci siamo incontrati mentre Lei si recava al Bar e il sottoscritto invece, mendicava la vendita del libro Maccarolo…, con due altoparlanti collocati sulla mia autovettura, ricorda?: “Fate una offerta nel pitale e  portate a casa il libro di Natale!” Il sottoscritto gli ha reso in omaggio una copia del libro, dalle mie mani nelle Sue, ebbene, come di solito si esprime l’On. La Russa: diciamolo! Dopo vallettopoli, Scandalo più, scandalo meno, ormai non ha tanta importanza, l’essenziale è che in questo brevissimo lasso di tempo non ci siano stati baci compromettenti).

Pertanto, escludendo questa breve parentesi commemorativa, e ritornando al tema, riterrei giusto ricevere almeno un piccolo frammento di quella coppa, e come figlio di un mugnaio buonanima, tutta questa invenzione, si può dedurre che, non è solo farina del Vostro sacco.

Dopo questa sacrosanta chiarificazione, che ovviamente sarà ricordata, sino alla noia, ogni qualvolta che alla trasmissione l’Eredità gli sarà riconosciuto un encomio.

Ed ora parliamo del ragno malandrino in oggetto, tema principale del giorno.

Egregio Dott. Conti, come ipotetico coautore di una  trasmissione culturale come l’ Eredità, non posso tollerare tali gaf televisive come quella del ragno malandrino, andato in onda ieri 28 Marzo, dove la bellissima Sua Professoressa con fare disinvolto ha dato delle spiegazioni inesatte a riguardo della cintura di castità, che il ragno guarnisce alla sua ragnetta dopo l’amplesso, lasciando nel suo organo genitale parte del suo pene.

Acuta osservazione del sottoscritto: se questa fosse la verità, il ragno malandrino si sarebbe data la zappa sui piedi, perché tale occlusione, in futuro avrebbe penalizzato se stesso, in quanto non sarebbe stato più in grado di fare:  “ piri piri, para para, piri piri, para para…con la sua diletta.

Concludo pensando, a meno chè il ragno malandrino non sia munito di un organo genitale pari ad  un trapano estrattore porcellino, oppure di un comune cavatappi, entrambi dalla esclusiva filettatura, dettagli importanti, omessi dalla Sua Professoressa.

 

Distinti Saluti

 

                                                                                                 Pietro Sabato

 

P.S. Questa relazione satirica è stata inviata alle ore 12,40 del 29  Marzo 2007, all’ ANSA, ai maggiori quotidiani e reti televisive di Stato, Private e all’attore Roberto Benigni, grande mio collega estimatore.