Roma,
28 Maggio 2007
Da : Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito Italiano
Nuova Generazione.
A : Presidente Della Repubblica Giorgio Napolitano,
Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica ( Palazzo Quirinale, 00187 Roma) A mezzo R.R.
Egregio Signor Presidente, in riferimento alla mia relazione del 26 Maggio scorso, di
cui allego copia, con oggetto: “I Parlamentari Dopo 8 Anni tutti a casa” ,
sperando che a Lei sia giunta copia
dalla Agenzia di Stampa di Stato (ANSA) ed altre relazioni precedenti che
leggendo, tutte insieme mi hanno fatto maturare, la drastica richiesta in oggetto, di modificare
la nostra Costituzione, sperando che Lei sia d’accordo.
Per
il sottoscritto sarebbe troppo oneroso promuovere un referendum, percepirò a giorni una pensione di vecchiaia e sono
proprietario di un modesto appartamento, frutto di tanti sacrifici, dopo
ventuno anni di lavoro, da vero operaio imprenditore.
Sono
ancora celibe, ho tentato di sposarmi otto anni fa, ma sono stato coinvolto in
una storia descritta nel mio Libro e l’unica bugia che ho raccontato nel mio
racconto, è stata quella di essere accompagnato da una ragazza che mi segue in
ogni mia disavventura, ben descritta nella sinossi della sceneggiatura
descritta nel Libro: ( è stata solo una esigenza
scenica, per avere all’interno del mio appartamento un dialogo) “ Maccarolo…
Politico da Sempre…” che Le invio una copia con dedica dell’autore sottoscritto
e spero mi darà l’onore di leggerlo.
Durante
tutti questi 8 anni ho conosciuto altre ragazze disponibili
al rapporto, ma appena constatato il mio stato di politico, sono
scappate a gambe levate.
Concludo,
augurandomi che prenda Lei dall’alto della Sua carica Istituzionale questa
difficile iniziativa, caso contrario sarò costretto a vendere il mio
appartamento per far fronte alle spese che comporta un referendum, la nostra
Democrazia oggi si potrebbe paragonare ad un Feudalesimo oppure ad una falsa
Democrazia come quella millenaria dell’Impero Romano.
Le
assicuro, dopo aver letto il mio Libro, noterà che non c’è alcuna differenza di
potere, tra la nostra attuale Democrazia e quella esercitata
in passato dai nostri Avi, forse avrei dovuto usare un altro termine
ancora più moderno e pesante, per
definire con più precisione la nostra attuale Democrazia, ma non vorrei
arrecarLe un ulteriore dispiacere.
Ossequi Sig.
Presidente
Pietro Sabato