Roma, 21 Marzo 2011

 

DA: Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione.

A: Ar Primo Chierichetto de Roma, Sindaco de Roma, Gianni Alemanno ANSA e Fax 06/ 6784239

A: ANSA

 

Oggetto: Multa record di Euro 240,00 inflitta da un vigile urbano di Roma, ad un pensionato settantenne, il Sottoscritto, a bordo di una tredicenne vecchia auto.

 

Storia Metropolitana del 20 Marzo 2011, con strascichi poetici…

 

Me ne andavo di buon mattino con l’ auto Rosina a spigolare, quando ti incontro  l’Albertone, lungo il viale, che agitando il palettone mi ferma e, mi fa contravvenzione, e che contravvenzione!

Mentre accostavo mi son chiesto: per quale motivo costui vuol farmi dispetto? Non ho nulla da temere, andavo piano, ero rilassato e provenivo da un incontro di piacere.

Invece, non avevo volutamente allacciato la cintura di sicurezza, per motivi di flatulenza, quindi, rifiuto tale prepotenza, motivata da gonfiore allo stomaco, che essendo compresso dalla cintura, la situazione diventerebbe assai dura, apriti celo, e per evitare tale concerto, data la mattinata caratterizzata da un fresco ponentino, non mi andava di aprire il finestrino.

Infatti l’Alberto dopo il fermo, mi fa notare che non avevo allacciato la cintura di sicurezza. Ovviamente mi sono vergognato di esporre il mio problema esofago gastrointestinale, rispondendo di essermi dimenticato, ma successivamente, l’Albertone, controllando il libretto di circolazione si è accorto che era scaduta da due mesi la revisione e quindi ero in pluri contravvenzione.

Quindi l’Alberto, pur avendo appreso che aveva di fronte un povero pensionato, non accetta il concordato, infliggendo così ugualmente due multe, la prima per la cintura di sicurezza di Euro 78,00 e la seconda di Euro 162,00 per la revisione appena scaduta, per un totale di euro 240,00, più di un quarto di pensione del sottoscritto.

Vedendo che le cose si mettevano male ho tentato il tutto per tutto per sdrammatizzare, incoraggiato dalla grande somiglianza del giovane vigile urbano romano, con il Grande Alberto Sordi, nella interpretazione del Film il Vigile, con la partecipazione del Grande Vittorio De Sica, il primo nella parte del Vigile ed il secondo, in quella del Sindaco del Paese, la vittima. Quindi da buon Sceneggiatore e Regista, sebbene alle prime armi,  ho tentato di interpretare la stessa parte, quella del grande Vittorio, con la differenza: di presentarmi con l’effettiva carica che ricopro, di Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione. Purtroppo non ha funzionato, forse tradito dall’abbigliamento poco forbito, infatti indossavo il pantalone blu di flanella del pigiama, con la chiusura ad elastico alle caviglie, barba lunga ed incolta da una settimana, un paio di scarpe usurate da tennis intrise di terra rossa, un maglione di lana carrappellese con il collo a V ed un giubbotto blu senza maniche di pelle sintetica Inglese. Quindi non sono stato credibile, perché il vigile romano alla mia performance, ha reagito negativamente con una alzata di spalle, come dire: chi sene frega.

Si deduce che, il tutto abbia scatenato una reazione negativa nel vigile, che si è successivamente adirato, credendo di essere stato raggirato. Pertanto, l’Alberto, mantenendo le dovute distanze, con autorità e determinazione mi ha chiesto: favorisca i Documenti, Patente e Libretto di Cicolazione. Ovviamente vista l’evolversi della situazione precipitare, in modo imponibile, ho preferito zittire ed accettare l’irreversibile.

Riflessione: è cosa buona far rispettare il codice della strada da parte delle forze dell’ordine, ma nello stesso tempo, essere sensibili con determinazione.

Per ammonire il pensionato, e per fare chiarezza, bastava una sola multa, quella della cintura di sicurezza.

Vero Signor Chierichetto? Lei che è tanto buono, visto che partecipa con tanto zelo alle processioni, sorreggendo la candela, dovrebbe impartire tali suggerimenti di sequela ai suoi uomini, prima di mandarli sulle strade a fare questo sfacelo.

Oppure Lei è così cattivo da costringere i suoi Albertoni, pur di far cassa, ad infliggere multe salate anche ai poveri pensionati, rendendoli ancor di più disagiati. Prego, un di flessibilità, per carità!

Non sia precipitoso, fra non molto diventerà ufficialmente Feudatario del Feudo di Roma, con l’avvento del Federalismo, ai voglia a far soldoni!

Vorrei augurarmi invece, che in un prossimo futuro la Sua amministrazione non venga paragonata, a quei recenti fatti di autovelox truccati, che hanno fruttato milioni di euro a taluni delinquenti, tutti attualmente arrestati, che con queste ignobili attrezzature, hanno ingannato migliaia di cittadini, con multe  salate, per trarre lucro, i cui ricavi serviti per costruire immobili e centri benessere lussuosi, recentemente tutti sequestrati, poveri lussuriosi!

Concludo, Egregio Signor Sindaco, cerchi di snellire la sua amministrazione, impartendo nuove regole di flessibilità. Almeno quella di rispettare i Pensionati, erudendo invece quei vigili esaltati.

Cordiali Saluti

                                                                                                                   Pietro Sabato