Roma, 15 Giugno 2006

 

Da: Lo scrivente è Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione, alias Socio Unico e amministratore unico della Società di Produzione cinematografica e televisiva Saturday S.R.L., grafico pubblicitario litografo ed Editore, sono tutto mi, un Pugliese Milanese

 

A: Dott. Mollica Presso Rai Uno

 

Oggetto: intervista all’Attore Roberto Benigni durante il Telegiornale delle 20, in onda su RAI UNO 15 Giugno 2006.

 

Egregio Sig. Mollica, noi già ci conosciamo, si ricorda la lettera satirica che le inviai molti anni fa dal titolo il Fico, che conferma la nostra conoscenza a distanza di anni, certamente nulla a che vedere la Sua amicizia con il Sig. Benigni, che definirei ormai, come culo e camicia, stessa espressione usata dal sottoscritto, pochi giorni fa, tra l’ attore e il Sindaco di Roma, Walter Veltroni da ora in poi detto: Il moschettiere, che invece di impugnare la spada, oggi dati i tempi, mala tempora currunt! Preferisce usare il metodo medievale:” Il bastone e la carota”.

Dopo questa necessaria prefazione, tornando all’oggetto, ho ascoltato l’intervista che Lei questa sera ha fatto al sig. Benigni, dichiarando di voler realizzare la sceneggiatura del suo ultimo film già distribuito nelle sale cinematografiche su carta, e per l’ennesima fatalità, è la medesima idea che ha avuto il sottoscritto stamattina alle ore 10 quando si è recato nell’ufficio postale di via Tuscolana, con una lettera aperta contrassegnata, con un francobollo posta prioritaria, timbrato in data odierna dall’ufficiale postale, per preservare i miei diritti d’autore, che sebbene registrati, appena sparsa la voce di questa mia nuova idea, è ormai monopolio di tutti, dando a questo libro lo stesso titolo del film: Maccarolo… politico da sempre… ma con una motivazione che sarà ben specificata in prima pagina di copertina, che ora non Le invio, perché sarà una bomba pubblicitaria negativa per più di un politico, da far mozzare il fiato, sperando non sia la Sua medesima idea, altrimenti uno dei due avrà sicuramente copiato, sono sicuro di essere stato più veloce, dopo le 20,30 gli uffici postali sono ormai chiusi, comunque sarei onorato che il grande Benigni avesse scopiazzato da una mia idea, fin d’ora i miei scopiazzatori sono personaggi famosi e resi noti alla Procura della Repubblica, l’ultimo episodio sarà reso noto subito dopo, per rendere più interessante la lettura a chi in questo momento ha acquistato il mio libro e lo sta leggendo.

Le comunico che la tiratura sarà di 20.000 copie, corredata da varie e piccantissime satire politiche stampate in quadricromia che si sono succedute durante il mio lunghissimo settennato di attività politica, in questo modo saggerò il terreno se sto Maccarolo tirerà oppure no, sarà difficile pubblicizzarlo, con il sistema adottato dagli ombrellai e arrotini, ma ci proverò lo stesso, sfidando il Suo libro sebbene sarà pubblicizzato in modo più regale, ed in mancanza di Frizzi io scommetto di vendere più copie del Suo libro Egregio sig. Benigni, adottando una strategia diversa, facendo quindi l’esatto contrario.

Sig. Benigni Lei sarà più bravo di me sia come attore che come regista, domanda:

Ma Lei il mattino usa il mio stesso metodo?

Il sottoscritto, prima di fare la pipì si sbottona la patta dei pantaloni e Lei?

Inoltre, Egregio sig. Mollica, l’Attore al momento ha dichiarato di essere disoccupato, invece La prego di riferire che il lavoro il sottoscritto glielo ha proposto con l’originalissimo Copione che ho inviato alla Società Melampo, il 25 Novembre dello scorso anno, dal titolo Maccarolo… Politico da Sempre…,ma non è stato gradito dall’attore, supponendo che il copione parla di vari episodi che coinvolgono, bonariamente il Suo amico Sindaco e inizialmente in malo modo, il Sig. Spizzichino e il Sig. Fattori di religione ebraica, come il sig. Benigni, ma questi due signori, che entrambi confinano con il nostro agglomerato urbano, anzi tempo non si sono comportati come stinchi di santo, avendo in gestione questi territori, con due rispettive vaccherie, che esistono da circa 60 anni, con più di mille capi di bestiame, e che durante questi anni sebbene attorniati da un agglomerato urbano abbastanza popolato di Roma Capitale, non hanno mai speso un quattrino per rimodernare le proprie vaccherie, adottando le normative attuali, concernenti le più basilari strutture per l’igiene delle rispettive aziende agricole, i primi tempi dell’acquisto della mia prima casa, che appunto confina con queste due vaccherie, era impossibile sia d’inverno che d’estate poter arieggiare la casa, dal fetore che emanavano queste due aziende agricole, costretto unitamente ad altre centinaia di cittadini, a fondare un comitato di quartiere, iniziando così a scrivere a destra e a manca senza ottenere alcun risultato e per dare più incisività alle mie petizioni, decisi addirittura di fondare un partito politico, quando un mattino in via Cropani, nei pressi del mio numero civico, trovai addirittura uno stinco di vacca disossato sicuramente dai cani, e lasciato in strada ormai scarnito all’osso.

In breve, il nostro agglomerato urbano era ormai diventato una giungla.

La puzza di sterco e le esalazione dei mangimi cadaverici che davano da mangiare a queste povere bestie era così potente che l’estate avendo le finestre aperte, bisognava dormire con un fazzoletto bagnato sulla bocca per attutire il fetore.

Ebbene sig. Benigni se questi due signori invece di essere di religione ebraica fossero stati cristiani, mussulmani o quaqqueri, e se li avessi conosciuti di persona in quel periodo, sicuramente li avrei comunque presi a legnate, il sonno è sacro a tutti i praticanti di tutte le religioni.

Le assicuro che se lei leggerà il mio statuto e il simbolo stesso del partito, capirà che il sottoscritto non è un razzista, è tutt’altra persona.

Ora la situazione delle due vaccherie e veramente migliorata, e la puzza è stata del tutto debellata, per cui attualmente, non serbo alcun rancore per nessuno, anzi approfitto ringraziando i signori allevatori per aver risolto i nostri problemi, inoltre ho dichiarato recentemente in Procura, che avendo costruito intorno al nostro agglomerato urbano centinaia di palazzi, ora secondo le leggi vigenti, dove attualmente sono le vaccherie o si faranno grandi spazi verdi, oppure preferiremo convivere con le mucche e qualche toro pallantonio, che essere invasi da altro cemento.

Questa zona sarà denominata Il Polmoncino di Roma, puzza permettendo.

Concludo, chiedendo al sig. Mollica di riferire al sig. Benigni che il sottoscritto è ancora disponibile a realizzare con la Società Melampo il Film Maccarolo, alla maniera solita della buonanima di Troisi, 33 33 33 in mancanza della buonanima, 50 e 50, ma questa volta a farmi visita nella mia Società con il capo cosparso di cenere, sarai tu mio caro Roberto, perché a casa tua io già ci sono stato, ed ora per rispetto di anzianità, spetta a te fare il primo passo, vedrai prendere per il culo un bel po di politici, ti assicuro che il divertimento è assicurato.

Egregio sig. Mollica, mettici un po’ di crosticina nel tuo pane (senza fraintendimenti, ho detto pane) e portami qui Robertone, libero o legato.

Hai solo 24 ore di tempo, altrimenti vado in stampa con il Maccarolo in forma cartacea.

Forse per sbrigarmi converrà inviare l’E mail anche alla Melampo. Ah Mollica! A rileggete er fico, sta nel sito, te saluto, basta che non me portate er moschettiere, lo sapete? Ho il sospetto che m’ha messo il bastone fra le ruote e in questo momento so incazzato vero. So sicuro come na palla, che ma bloccato l’inizio lavori del Maccarolo a Putignano, prima mia cugina Isa, che porta il mio stesso cognome, che nun vedo da na vita, tutta contenta mi ha scritto una E mail, che la regione Puglia si impegnava ad ospitare tutto il cast cinematografico di Roma per una settimana e che inoltre, ci dava anche qualche soldino a fondo perduto come finanziamento per opera prima, ma dopo pochi giorni, la mia cuginetta, con grande sgomento mi comunicava che era stato tutto bloccato.

E so sicuro che er moschettiere de Roma, è stato che ma bloccato tutto, diglie che se non fa il buono, come dice lui “uno per tutti”, ce lo metto sur barcone de casa mia, a Vita co a maschera allegorica a lui somigliante, e co a divisa de Moschettiere, pero senza la spada, ma cor Bastone e la Carota nelle mano.

 

Distinti Saluti                                                                                     Pietro Sabato