Roma, 27 Maggio 2013
DA:
Pietro Sabato, chiedo venia, la relazione inviataVi
ieri 26 Maggio, che mi pregio di riproporla in allegato, è stata aggiornata, in
quanto c’era qualche errore di costruzione ed anche di grammatica. Capita
quando si scrive di getto.
Pietro Sabato
Roma, 26 Maggio 2013
DA:
Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione.
A:
Comando Generale della Marina Militare, alla Cortese Attenzione del Comandate della Porta Aerea CAVOUR, a mezzo ANSA
Oggetto:
falsi eroi italiani che da secoli sono idolatrati, ai quali sono attribuiti
circa tremila monumenti cadauno, lungo tutto il
territorio nazionale ed inoltre idolatrati al punto di assumere anche nomi di
navi, strade, piazze e quant’altro.
Penso
che sia giunta l’ora di abbattere questi monumenti e di cancellare questi nomi dalle nostre strade, piazze e quant’altro e sostituirli con i nomi dei veri Martiri
Italiani, come Falcone, Borsellino, Il Sacerdote Don Puglisi
e tanti altri personaggi, degni di essere veramente ricordati con vero orgoglio
patriottico.
Monumenti di falsi eroi da abbattere…
Egregio
Signor Comandante della porta aerea Cavour, vanterei con grande orgoglio, tre
miei avi che hanno prestato servizio presso la Marina Militare, mio padre Vito,
ed altri due suoi fratelli, Agostino e Giuseppe.
Dopo
questa prefazione patriottica, vengo a commentare l’oggetto sopra descritto:
ieri durante il Tg di Rai Uno è andato in onda un
servizio, relativo alla vostra missione medica, specializzata in malformazioni
infantili facciali, e dopo aver documentato il lavoro svolto in vari porti del
mondo, costituito in tantissimi interventi chirurgici a favore dei minori, Lei
ha concluso l’ intervista pronunciato il nome della
sua Nave, Cavour, come a volere accreditare a questo signore l’opera che state
egregiamente svolgendo a favore dell’umanità.
Se
fosse ancora in Vita la Buonanima, si sarebbe espresso
così: ma mi faccia il piacereeeee!!! Ebbene a questo punto, come si suol dire: sputo il rospo.
Egregio
Comandante, concludendo
la sua intervista citando il nome della Sua Nave, menzionando il nome di
Cavour, mi sono sentito coinvolto, subodorando che il tutto sia stato un
messaggio subliminale indirizzato al sottoscritto, che invece recentemente ha
fortemente denigrato questo personaggio storico, sebbene nei secoli Gli sia
stato attribuito il nome di una nave, di molte strade, piazze e circa tremila
monumenti lungo tutto il territorio Italiano. Invece secondo la vera storia,
questo personaggio non è stato altro che un grande
latifondista terriero ricchissimo, ed un
accanito puttaniere, si suppone, sia traslato
addirittura di sifilide.
Egregio
Comandante è l’ora della verità, ebbene vuole sapere come veramente sia stata
unificata la nostra Italia, ebbene si regga forte al
timone della Sua Nave:
i veri
interpreti dell’unificazione d’Italia sono tre illustri personaggi che invece
il sottoscritto definirebbe, tre banditi: Vittorio Emanale III, Camillo Benso
Conte di Cavour e Giuseppe Garibaldi, iniziamo da quest’ultimo,
la vera storia ci tramanda che Giuseppe Garibaldi, definito, l’eroe dei due
mondi, invece risulterebbe un ladro di cavalli, al quale per punizione in Uruguai gli fu amputato un orecchio, difatti la motivazione
della sua copiosa zazzera, era utile per coprire le sue vergogne, inoltre tutti
sappiamo che Giuseppe Garibaldi era un mercenario, quindi, fu pagato per
compiere, la farsa dell’ unificazione d’Italia, che è stata realizzata, anzi a
colpi di fucile, a colpi di mazzette di denaro e spartizione di interi territori
fra principi, principesse, e reali, elargiti dal Re e dal latifondista Camillo
Benso Conte di Cavour, il Primo Presidente del Consiglio Cavourrista,
d’ Italia, e da allora, credo Egregio Comandate non vorrà contraddirmi, che questo
rito Cavourriano di elargire mazzette ai giorni
nostri non è stato ancora debellato, addirittura di fronte alla nostra Sede della
massima carica delle nostre Istituzioni Giuridiche della Cassazione è
presenziata dal monumento di Camillo, il Cavourrista.
A
questo punto non vorrei ulteriormente mortificarLa, per
queste crude verità, e concludo ricordando, che per sottrarre tutti questi
territori ai latifondisti e riconsegnare le terre ai contadini ci sono volute
molte guerre civili, relativi lutti e moltissimi anni, tradotti in qualche
secolo, quindi ai giorni nostri la storia si sta ripetendo, cagionata dai mal
governi condotti dai nostri eredi cavourristi, che ci
stanno tassando la casa, il bene più prezioso di un comune cittadino. Quindi è ora di voltare pagina per la nostra democrazia, da
secoli malata, bisognerà iniziare a cancellare questi nomi dalla nostra storia,
dalle indicazioni stradali, dalle piazze, fondendo tutti questi monumenti di
bronzo, e con lo stesso per risparmiare, edificarne altri con personaggi
contemporanei, i veri eroi della nostra democrazia, alcuni, appena sopra
menzionati. Sarebbe una buona opportunità per creare
nuovi posti di lavoro, ripeto, sostituendo le indicazioni stradali, piazze, ed
il rifacimento di circa seimila monumenti, ovviamente preservandone almeno uno
per il sottoscritto, che gradirei portasse il nome di: “ Maccarolo….
lo Sputtanetor”, mi scuso
per la mia eccessiva vanità, ovviamente ritratto in movimento con passo veloce,
impugnando la mia solita borsa di finta pelle porta documenti a doppio mantice,
ormai spelacchiata, sul dorso sottostante il manico, in quanto in uso da circa
13 anni, percorrendo invano i piani del Tribunale e della Cassazione.
Ossequi
Comandante
Lo Sputtanetor,
Pietro Sabato
P.S.: Se non
vado errato recentemente, in una di queste due Nazioni, cioè in Brasile oppure
in Argentina è stato abbattuto il monumento di Giuseppe Garibaldi, chi sa perché?
Suppongo sia giunta la mia voce da così lontano. Consigli per gli acquisti: Comandante
si munisca di una pennellessa ed un po’ di vernice e cancelli quel nome indegno
dalla Sua Nave, magari lo sostituisca con il nome di Falcone, o quello di
Borsellino, oppure di Don Puglisi, suppongo
che in questo momento di crisi, conoscendo questa verità storica si
solleverebbe il morale di noi tutti italiani, dando così, un segno tangibile di
cambiamento per la nostra Democrazia.
In ogni caso resto a Sua completa
disposizione in caso voglia controbattere la mia tesi. E mail – saturdaysrl@tiscali.it - oppure - Via Cropani, 49
- 00118 Roma.
Ossequi
Pietro Sabato
Voce Narrante
Roma, 2 Giugno
2013, oggi ricorre la festa della Repubblica, sono ormai trascorsi sette giorni
dalla mia relazione inviata al comandante della Porta Aerea Cavour, e non mi è giunta
alcuna replica dal Comandante…