Roma, 24 Ottobre 2012

DA: Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione.

A: Presidente del Consiglio , Professor Mario Monti E mail

A: Ministro della Giustizia Avv. Paola Severino Di Benedetto a mezzo E mail ANSA

 

Oggetto: Con domanda Lubranesca, cioè, La domanda sorge spontanea: E’ Giusto che 8677 Giudici e 4690 Giudici di Pace dipendenti dello Stato, qualche giorno fa sono scesi in piazza per protestare contro i provvedimenti restrittivi del Ministro della Giustizia?

 

Consigli per i Signori Giudici: come guadagnarsi la Pagnotta onestamente…

 

Egregi Presidente del Consiglio Professore Mario Monti, e Ministro Avv. Paola Severino, sono meravigliato di questo sciopero dei Magistrati, motivato contro i provvedimenti restrittivi che insieme avete preso ed attuato, riducendo le spese che lo Stato sostiene in strutture adibite per amministrare la giustizia in talune località, dove c’è scarsa densità di popolazione e di riflesso poche controversie legali da giudicare, e che quindi  giustamente si è pensato di accorpare tali Tribunali in altre località limitrofi. Sicuramente non avete preso in considerazione la mia proposta Salomonica di come riformare finalmente la nostra Giustizia, pertanto sintetizzando, Vi ripeto ciò che recentemente il sottoscritto ha consigliato circa il modo di abbattere le spese esose di queste strutture per amministrare la Giustizia, ricordandoVi il famoso aneddoto dell’uovo di Colombo, che in questo frangente calzerebbe con il detto: o Maometto và dalla Montagna, oppure viceversa, è la montagna che và da Maometto. La migliore opzione è descritta nella relazione del 27 Luglio scorso, in allegato in fondo a questa relazione, dove consiglio che sia Maometto, cioè il Giudice, che essendo una sola Persona, peraltro servitore dello Stato, che si dovrebbe scomodare andando incontro alla Montagna, cioè, verso le località di residenza dei cittadini bisognosi di giustizia, poiché in primis, essendo questi più numerosi ed inoltre, per avere avuto il privilegio Costituzionale di essere serviti in casa propria, così come ci detta la Costituzione, ed inoltre prediligere quei Giudici residenti nelle vicinanze di queste località dove necessita di risolvere le controversie legali, evitando così spostamenti lunghi con mezzi di trasporto che potrebbero ulteriormente inquinare l’atmosfera di C.O.2. , e soprattutto, di definire otto cause al giorno, cioè in otto ore di lavoro. Inoltre, se in caso ci dovessero essere carenze strutturali per ospitare la Giustizia, allora bisognerà rivolgersi alla protezione Civile, siamo un popolo di terremotati, non dimentichiamocelo, abbiamo più tende che edifici a norma di legge, che quindi, il Bertolaso di turno, in un battibaleno potrebbe allestire una comoda ed efficiente tendopoli, evitando così spese fisse di strutture che hanno un certo peso sulle casse dello Stato. In questo modo in pochissimi mesi, risolveremmo tutti i nostri problemi di arretratezza di circa 8.000.000 di cause civili pendenti e di circa 4.000.000 di cause penali. Altra domanda sorge spontanea: se in pochi mesi si dovesse smaltire tutto questo arretrato, riferito al Penale, dove sistemare tutta questa gente nel caso fossero tutti colpevoli?  Nei casi meno gravi agli arresti domiciliari, oppure in strutture di lavoro presso comunità di recupero, e se carenti bisognerà inventarsele, conventi di Frati Cappuccini, come quello che ospita il Senatore Lusi, oppure in strutture cattoliche etc etc.

Concludo allegandoVi per l’ennesima volta l’intero scritto della agognata riforma Salomonica, del 27 Luglio Scorso inviata in esclusiva al NY TIMES, successivamente resa pubblica, ritengo che se fosse inviata repentinamente come circolare agli 8677 Giudici ed ai 4690 Giudici di Pace, stipendiati dallo Stato, e cioè da noi contribuenti, si presuppone che i Signori Giudici, conosciuta la realtà, motivati da buon senso, e responsabili della loro vincolante carica Istituzionale, si rimboccherebbero le maniche, verso questa sacrosanta direzione, evitando in un prossimo futuro scioperi puerili del tipo descritto in oggetto.

Lavorando, Lavorando, Lavorando... per guadagnarsi onestamente la PAGNOTTA.

Come? In questo modo: Ritengo che i Signori Giudici o Magistrati in otto ore di lavoro, dovrebbero definire otto procedimenti, cioè, accorpare per ogni Giudice otto cause, il lavoro di una giornata. In sintesi facendo i conti della massaia. Lo Stato avendo in carica ben 8.677 Giudici sparsi nel nostro territorio, che per facilitare il conto della massaia, ridurrò a soli 8.000, ed avendo 8.000.000 di cause Civili Pendenti ed altre 4.000.000 di cause Penali, e per non confondere i conti, penseremo di smaltire le sole cause civili, cioè, ripeto 8.000.000, che dividendole con gli 8029 Comuni Italiani sparsi nel territorio, che per facilitare il conto arrotonderò ad ottomila Comuni, quindi  avremmo ottenuto il modesto risultato di 1000 cause civili da smaltire per ogni comune. Quindi dividendo ulteriormente il numero delle cause, ripeto 1000 diviso 8 ore di lavoro di ciascun Giudice fra gli ottomila, avremo ottenuto che tutto l’arretrato verrebbe smaltito in 125 giorni lavorativi. Ovviamente nei comuni con più densità di popolazione saranno concentrati, un maggiore numero di Giudici.

Pertanto a tale imprescindibile operazione bisognerà completarla con altre successive divisioni, tra cui in primis, dividendo i 125 giorni lavorativi per 52 settimane di cui l’anno è composto, il risultato è uguale a due giorni e mezzo di lavoro per ogni settimana, equivalenti ad appena 20 ore di lavoro settimanali per ciascun Giudice, tra gli 8000. Altra domanda finale: Mi chiedo, con tutto questo arretrato che ci ritroviamo attualmente quante ore di lavoro dedicano i Signori Giudici per questo sacrosanto dovere e ruolo Istituzionale, approssimativamente una causa ogni tre giorni, vale a dire 20 ore di lavoro per definire una causa, per ciascun Giudice tra gli ottomila, pagato dai cittadini. Una vera Vergogna).  

Chiudo questa incresciosa parentesi e riprendo il discorso riferendomi all’arretrato delle Cause Penali, che potrebbe essere risolto, adottando il medesimo stratagemma delle cause civili, ovviamente escludendo, quelle relative ai reati di Mafia, di Corruzione contro il Patrimonio dello Stato e degli omicidi, che verranno trattate in Sedi più appropriate.   

Cordiali Saluti                                                                                           Pietro Sabato

 

Di seguito l’allegato del 27 Luglio scorso…

 

Roma, 27 luglio 2012

DA: Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione.

 

A: In Assoluta Esclusiva per la Istituzione Giornalistica di Help Times  E - mail

 

Attenzione! La Situazione in Italia è veramente Grave per quanto concerne la Giustizia del mio Paese, Lo Stato Paga ben 8.677 Giudici, sparsi nel territorio. ed avendo in carica altri 4690 Giudici di pace in ausilio, e non si riesce a smaltire un arretrato di 8.000.000 di cause civili ed altrettante 4.000.000 di cause penali.

Pertanto, di seguito in allegato, dalla pagina n. 2, cioè iniziando dalla relazione dal titolo: ” Operazione panni sporchi”, sino alla pagina n. 4 troverete delle novità che vi faranno accapponare la pelle.

Attenzione! Non mi riconosco in questa Nazione, pertanto chiedo Asilo Politico. Altro Che CAVOURRIA! Buona Lettura… HELP ME PLEASE!

Cordiali Saluti

                                                                                                                Pietro Sabato

Roma, 24 Luglio 2012

DA: Pietro Sabato

A : Presidente Della Repubblica Giorgio Napolitano, ANSA

A: Ministro della Giustizia, Avv. Paola Severino Di Benedetto, ANSA

A: Presidenza del Consiglio, Senatore Prof. Mario Monti,  E mail

 

Attenzione! La relazione in allegato dell’Otto Luglio scorso è stata aggiornata da altri elementi utili per il ripristino degli arretrati della Nostra Giustizia, il cui oggetto è:

Oggetto: 125 Giorni per risanare i problemi della Giustizia Italiana.

 

Concludo, augurando buona lettura.

Ossequi Signor Presidente, Signora Ministro e Signor Presidente del Consiglio.

 

                                                                                              Il Presidente, Pietro Sabato

Roma, 8 Luglio 2012

DA: Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione.

A: ANSA

L’Esito della RAMANZINA…

Oggetto: La Ramanzina del vecchio Saggio Sottoscritto del 16 Giugno scorso,  dopo 20 giorni ha portato i suoi frutti, finalmente Il Ministro Paola Severino Di Benedetto, accetta il mio consiglio, cioè, decide di fare il Ministro, e l’Italia, dopo 150 anni esce da questo letargo secolare Cavourriano…(di Cavour che per unificare l’Italia utilizzò la solita strategia secolare, la corruzione, attualmente in atto nelle nostre Istituzioni, cioè: Cavour utilizzò la diplomazia e, oliati tutti gli ingranaggi, mise in funzione una strategia che riuscì a portare a compimento l'unificazione dello stato italiano sotto un unico stendardo nazionale. Ma si salva in calcio d’angolo, in quanto: Il Personaggio storico: nasce a Torino il 10 agosto del 1810 da nobili natali e la giovinezza di Cavour fu contraddistinta dalla presenza preponderante di valori come l'etica del lavoro ed alla libertà di coscienza. Quindi promosso a metà dalla Storia.) Chiudiamo questa parentesi storica e riprendiamo il discorso del Ministro: A tale proposito il Ministro ha dichiarato: Mi chiedo ha chi possa giovare il mantenimento di una geografia giudiziaria che risale ai tempi dell’unità d’Italia e che oggi giorno produce più sprechi ed inefficienze che altro. Non si può pretendere la Procura sotto casa. Etc Etc Etc.

Invece ascoltate cosa ne pensa il sottoscritto…

Egregie Signore e Signori che mi seguite in pochi sulla rete, non lo faccio per vantarmi, ma per tramandare alla storia che anche un semplice cittadino può cambiare in meglio la struttura del proprio Paese, pur non avendo alcun potere giurisdizionale. Come? Con un semplice gerundio: Sputtanando, Sputtanando, Appassionatamente!

Ebbene, ieri 7 luglio 2012 ho appreso dai quotidiani, specificatamente dal Messaggero, che l’ Avv. Paola Severino Di Benedetto, dopo venti giorni dalla Ramanzina del sottoscritto, ripeto in allegato, ha accettato il mio consiglio, cioè, decidendo di fare il Ministro. Una vera e propria rivoluzione nel sistema Giudiziario, coronato da questo titolo: Tribunali, via i rami secchi ( per rinvigorire la pianta, tagliere i rami secchi, è vitale per la pianta stessa) accorpate 37 sedi e 38 Procure, cancellate 220 sedi distaccate e 674 uffici dei Giudici di Pace, dichiarando peraltro il sistema Giudiziario Italiano vecchio ed obsoleto, come descritto in oggetto, risalente all’unità d’Italia. (Lo stesso commento del sottoscritto del 16 Giugno scorso)

Leggendo sul Messaggero questo articolo, ho appreso che un mio Omonimo, il Dott. Sabato Malinconico è stato nominato Sottosegretario alla Giustizia, unitamente al Dott. Antonio Gullo. Mi è preso un colpo leggendo il mio cognome, già mi immaginavo sotto la veste di  Sottosegretario della Giustizia, e difatti questa notte ho sognato che ero alla guida di un carro funesto, trainato da due cavalli, gremito di famosi personaggi e l’attrezzatura per tagliare le teste: La Ghigliottina. Sapeste quanta gente importante c’era sul carro. Ovviamente si scherza, non sono quello che sembro: can che abbaia non morde.

Operazione Panni Sporchi…

Ebbene a questo punto svelo un altro consiglio al nostro Ministro, che ha parlato di tagli delle strutture, ma non ha parlato di snellire i Processi, quindi avanzerei l’idea espressa dal sottoscritto, nella Legge di Iniziativa Popolare, Sabato Salomonica, ripeto per l’ennesima volta, mi si è prosciugata la lingua nel ripetere sempre le stesse cose, depositata in Cassazione il lontano 14 Gennaio del 2009, (e qui apro una parentesi i cui contenuti li rivolgo alla Signora Ministro, al Presidente del Consiglio e prettamente al Presidente della Repubblica: Egregio Signor Presidente, Le chiedo brevemente, se il sottoscritto come cittadino e Presidente di un Partito Politico, secondo la Legge vigente, mi ha consentito di presentare in Cassazione la Legge di iniziativa Popolare, di cui sopra appena espressa, ma come Presidente di un Partito Politico, essendo privo di appoggi politici, cioè non essendo ammanicato ad alcuna coalizione politica, secondo la legge vigente non posso avere il potere di aprire dei banchetti per la raccolta delle firme e poterle vidimare, e quindi di non poter proporre tale legge in Parlamento.

Faccio un Esempio: Ebbene, la Legge per recarmi in Cassazione e poter  depositare la mia legge di iniziativa popolare, unitamente ad altri 10 cittadini, ci fornisce 10 fiammanti biciclette, giunti a destinazione le assicuriamo con le rispettive catene alle ringhiere di ferro che cingono la struttura del cosiddetto Palazzaccio, ma al ritorno dopo aver compiuto il nostro sacrosanto dovere di cittadini, troviamo le nostre bici prive di manubri, catene, pedali ed anche prive delle ruote. Quindi negandoci di fare ritorno a casa. 

Quindi a cosa sono valsi i nostri sforzi per presentare questi scritti, se non abbiamo il potere di svolgere la raccolta delle firme? Cosa Prevede la Costituzione in Merito? Chi è l’Autorità che valutati i contenuti della mia iniziativa di Legge, che porterebbero giovamento alla Democrazia del mio Paese, può conferirmi tali poteri, scevri dall’ approvazione, meglio dire da un qualsivoglia ammanicamento politico?

Chiudiamo questa parentesi chiarificatrice e proseguiamo il discorso, dicevo che nella mia proposta di legge di iniziativa popolare, è previsto che le cause civili, possono essere svolte in loco, in seno ai propri stessi comuni, allestendo qualche aula Giudiziaria di fortuna, non credo sarebbe un problema, quindi necessariamente invece di far spostare tanti cittadini verso altre procure lontane, far spostare un solo Giudice e gli Avvocati, questi ultimi preferibilmente del posto, oppure da zone limitrofi. Spero ne converrete con il sottoscritto, che in questo caso sia Maometto che deve andare dalla Montagna, cioè il Magistrato che è solo una persona da scomodare, che peraltro è anche pagato dai cittadini, (ricordando un articolo della nostra Costituzione, che prevede che: sia Il Capo Dello Stato, Ministri, Deputati, Sindaci, Amministratori Comunali, Forze dell’Ordine ed Impiegati Statali, sono tutti servitori dello Stato, e lo Stato è composto da tutti i cittadini Italiani). Quindi chiudiamo questa seconda parentesi chiarificatrice e riprendiamo il discorso, dicevo: quindi, i cittadini in questo caso sono i privilegiati, e non devono necessariamente spostarsi dalle loro residenze, devono essere serviti a domicilio, poiché  trattasi di Persone fisiche e non di strutture ospedaliere da impiantare in ogni paesino, costerebbe troppo per lo Stato.

Pertanto, ritengo che i Signori Giudici o Magistrati in otto ore di lavoro, dovrebbero definire otto procedimenti, cioè, accorpare per ogni Giudice otto cause, il lavoro di una giornata. In sintesi facendo i conti della massaia. Lo Stato avendo in carica ben 8.677 Giudici sparsi nel nostro territorio, che per facilitare il conto della massaia, ridurrò a soli 8.000, ed avendo 8.000.000 di cause Civili Pendenti ed altre 4.000.000 di cause Penali, e per non confondere i conti, penseremo di smaltire le sole cause civili, cioè, ripeto 8.000.000, che dividendole con gli 8029 Comuni Italiani sparsi nel territorio, che per facilitare il conto arrotonderò ad ottomila Comuni, quindi  avremmo ottenuto il modesto risultato di 1000 cause civili da smaltire per ogni comune. Quindi dividendo ulteriormente il numero delle cause, ripeto 1000 diviso 8 ore di lavoro di ciascun Giudice fra gli ottomila, avremo ottenuto che tutto l’arretrato verrebbe smaltito in 125 giorni lavorativi. Ovviamente nei comuni con più densità di popolazione saranno concentrati, un maggiore numero di Giudici.

Pertanto a tale imprescindibile operazione bisognerà completarla con altre successive divisioni, tra cui in primis, dividendo i 125 giorni lavorativi per 52 settimane di cui l’anno è composto, il risultato è uguale a due giorni e mezzo di lavoro per ogni settimana, equivalenti ad appena 20 ore di lavoro settimanali per ciascun Giudice, tra gli 8000. Altra domanda finale: Mi chiedo, con tutto questo arretrato che ci ritroviamo attualmente quante ore di lavoro dedicano i Signori Giudici per questo sacrosanto dovere e ruolo Istituzionale, approssimativamente una causa ogni tre giorni, vale a dire 20 ore di lavoro per definire una causa, per ciascun Giudice tra gli ottomila, pagato dai cittadini. Una vera Vergogna).  

Chiudo questa incresciosa parentesi e riprendo il discorso riferendomi all’arretrato delle Cause Penali, che potrebbe essere risolto, adottando il medesimo stratagemma delle cause civili, ovviamente escludendo, quelle relative ai reati di Mafia, di Corruzione contro il Patrimonio dello Stato e degli omicidi, che verranno trattate in Sedi più appropriate. Considerazione: quindi, anche per i Signori Giudici è previsto il modo più onesto per guadagnarsi la pagnotta, lavorare otto ore al giorno, per due giorni e mezzo alla settimana, oppure, pena, essere trasferiti o licenziati per scarso rendimento, oppure indossare anzi la Toga, u snale (licenza poetica pugliese, il grembiule) delle pulizie. Ebbene a questa operazione lavare i panni sporchi in famiglia potrebbero partecipare con mansioni di Giudici, tutti i Consiglieri Comunali, Assessori, unitamente ai Sindaci, di tutta Italia, che da mane a sera non svolgono molte attività, cioè per la maggiore è quella di riscaldare le poltrone, quindi in questo modo un po’ di lavoro non farebbe male alla loro psiche, quindi essendo stati eletti dal popolo, potrebbero benissimo svolgere il ruolo di Giudici, coadiuvati da P.M. il cui ruolo potrebbe essere ricoperto dai Notai residenti, Dottorini freschi laureati in Legge cioè, Procuratori Legali, ed Avvocati del luogo. Il tutto svolto in  aule di fortuna, oppure nelle sedi comunali, lì dove ci dovesse essere spazio disponibile e dopo aver azzerato lo strascico giudiziario obsoleto ventennale, successivamente continuare nello stesso intento per i nuovi processi, evitando gli accumuli, gli errori del passato. CARPE DIEM!

Apro una parentesi: Lupus in Fabula! Dalla data di questa relazione sono trascorsi 7 giorni, ed il 15 Luglio c.m. è scoppiato un grave scandalo, che confermerebbe la mia tesi di fare lavorare i signori Assessori, Consiglieri Comunali e Sindaci, i quali, restando per la maggiore del loro mandato, perennemente con le mani in mano, potrebbero combinare dei guai, come quelli commessi dal On. Samuele Piccolo del PDL, Il Vice Presidente del Consiglio Comunale di Roma, la pecorella nera, che ripeto dal  15 Luglio 2012 è agli arresti domiciliari, con l’accusa di associazione per delinquere e finanziamento illecito dei partiti. Quindi è presumibile che se l’On. Piccolo avesse avuto altre responsabilità nobili, cioè, occupato con mansioni civiche di Giudice, non avrebbe avuto la predisposizione morale per occuparsi di loschi affari. Pertanto, penso che questo ruolo morale di Giudice non avrebbe affatto nociuto alla psiche dell’ On. Samuele Piccolo,  e ne tampoco nocerebbe alla psiche dei suoi colleghi onesti, se questo provvedimento fosse approvato dal Parlamento. Pertanto, ritengo che questi signori, ovviamente escluso l’On. Piccolo, ormai bruciato, essendo stati eletti dal popolo, potrebbero benissimo svolgere il ruolo di Giudici, ripeto, coadiuvati da P.M. il cui ruolo potrebbe essere ricoperto dai signori Notai residenti, Dottorini freschi laureati in Legge, cioè giovani Procuratori,  ed Avvocati del luogo.

Cambiando discorso, penso che questo stesso metodo di lavare i panni sporchi in famiglia, potrebbe essere risolutivo verso il problema della spazzatura, cioè ogni comune dovrebbe per legge avere il proprio impianto di smaltimento dei rifiuti, oppure vietare ai cittadini residenti di mangiare e di fare la puppù. Invece la seconda opzione, la migliore, sarebbe quella di giungere ad un accordo, cioè, ogni Provincia o Regione, dovrebbero segnalare diverse località del territorio idonee dove collocare un plausibile mega impianto di smaltimento, e successivamente sorteggiare il luogo, ed a chi tocca non si ingrugna, così dicheno a Roma. Evitando scioperi di protesta e quant’altro. Altrimenti tutti questi rifiuti produrranno denaro per la Mafia. Per esempio, un consiglio per gli acquisti per il Sindaco di Roma, Dott. Gianni Alemanno, sempre che lo accetti da un fresco Laureato in Sputtaneria avanzata con 110 e Lode. La domanda sorge spontanea: quale luogo migliore sarebbe per realizzare un impianto di smaltimento dei rifiuti nel Lazio? La riposta del sottoscritto, è proprio l’uovo di colombo, ma bisognerà fare presto. Ebbene, il luogo più idoneo e proprio Mala Grotta, proprio dove sono parcheggiate migliaia di tonnellate di rifiuti, facendosi spazio fra i rifiuti e dopo aver costruito un grandissimo impianto, sarà una passeggiata per rimuovere tutta quella spazzatura da cui ricavare energia, per tutta la città. Vorrei ricordare a tutti che il Principato di Monaco ha il proprio impianto di smaltimento di Rifiuti, ed in questo luogo vive il fior fiore dei Vip di tutto il mondo e nessuno si è lamentato di nulla. Tutti conducono una Vita Sana. A questo proposito vorrei aggiungere che per edificare l’ impianto di smaltimento a Mala Grotta, data la precaria situazione ambientale, gli addetti ai lavori dovrebbero indossare delle tute speciali coadiuvate da apposite mascherine, ed ovviamente programmare 6 turni di quattro ore di lavoro su 24 ore, il tempo è denaro. Chiudiamo questa parentesi di ecologia Salomonica e ritorniamo al discorso di prima espresso in oggetto, si suppone che dopo queste diverse innovazioni, cioè con il metodo lavare i panni sporchi in famiglia, si potrebbero chiudere tante altre Procure, altro che un risparmio attuale di appena 51 Milioni di Euro.

Concludo, pensando che con questa semplice strategia Salomonica, in meno di sei mesi la nostra Giustizia salirebbe al primo posto mondiale di trasparenza e di snellimento dei processi, e lo Spread scenderebbe a capo fitto, e si alzerebbe notevolmente il PIL. Non sono un economista, sono appena Laureato in Sputtaneria Avanzata Presso La Bocconi Amari dell’Università di Putignano, in Provincia di Bari, con 110 e Lode.

Cordiali Saluti a tutti                                                        Lo Sputtanetor Pietro Sabato

 

P.S.: Per il Nostro Presidente Giorgio Napolitano, che dopo alcuni giorni dalla mia relazione del 16 Giugno scorso, ha commemorato nell’ Isola di Caprera il nostro Eroe dei due Mondi, Giuseppe Garibaldi, evitando di menzionare, Camillo Benso Conte di Cavour, il vero promotore dell’unità di Italia, che per questa sacra missione elargì mazzette a destra ed a manca, ebbene sono d’accordo con Lei Signor Presidente, Onore a Garibaldi, Egli essendo stato un soldato, penso che sia giusto che sia Stato Pagato per unificare l’Italia, unitamente ai suoi mille commilitoni.

Ossequi Signor Presidente                                                                     Pietro Sabato