Roma,
24 Ottobre 2012
DA:
Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione.
A:
Presidente del Consiglio , Professor Mario Monti E
mail
A:
Ministro della Giustizia Avv. Paola Severino Di Benedetto a mezzo E mail ANSA
Oggetto:
Con domanda Lubranesca, cioè,
La domanda sorge spontanea: E’ Giusto che 8677 Giudici e 4690 Giudici di Pace dipendenti
dello Stato, qualche giorno fa sono scesi in piazza per protestare contro i
provvedimenti restrittivi del Ministro della Giustizia?
Consigli per i Signori Giudici: come
guadagnarsi la Pagnotta onestamente…
Egregi Presidente del Consiglio Professore Mario Monti, e Ministro Avv. Paola Severino,
sono meravigliato di questo sciopero dei Magistrati, motivato contro i
provvedimenti restrittivi che insieme avete preso ed attuato, riducendo le
spese che lo Stato sostiene in strutture adibite per amministrare la giustizia
in talune località, dove c’è scarsa densità di popolazione e di riflesso poche
controversie legali da giudicare, e che quindi
giustamente si è pensato di accorpare tali Tribunali in altre località
limitrofi. Sicuramente non avete preso in considerazione la mia proposta Salomonica
di come riformare finalmente la nostra Giustizia, pertanto sintetizzando, Vi
ripeto ciò che recentemente il sottoscritto ha consigliato circa il modo di
abbattere le spese esose di queste strutture per amministrare la Giustizia, ricordandoVi il famoso aneddoto dell’uovo di Colombo, che in
questo frangente calzerebbe con il detto: o Maometto và dalla Montagna, oppure
viceversa, è la montagna che và da Maometto. La migliore opzione
è descritta nella relazione del 27 Luglio scorso, in allegato in fondo a questa
relazione, dove consiglio che sia Maometto, cioè il Giudice, che essendo una
sola Persona, peraltro servitore dello Stato, che si dovrebbe scomodare andando
incontro alla Montagna, cioè, verso le località di residenza dei cittadini
bisognosi di giustizia, poiché in primis, essendo questi più numerosi ed
inoltre, per avere avuto il privilegio Costituzionale di essere serviti in casa
propria, così come ci detta la Costituzione, ed inoltre prediligere quei
Giudici residenti nelle vicinanze di queste località dove necessita di
risolvere le controversie legali, evitando così spostamenti lunghi con mezzi di
trasporto che potrebbero ulteriormente inquinare l’atmosfera di C.O.2. , e soprattutto, di definire otto cause al giorno,
cioè in otto ore di lavoro. Inoltre, se in caso ci dovessero essere carenze strutturali per ospitare la Giustizia, allora
bisognerà rivolgersi alla protezione Civile, siamo un popolo di terremotati,
non dimentichiamocelo, abbiamo più tende che edifici a norma di legge, che quindi,
il Bertolaso di turno, in un battibaleno potrebbe
allestire una comoda ed efficiente tendopoli, evitando così spese fisse di
strutture che hanno un certo peso sulle casse dello Stato. In questo modo in
pochissimi mesi, risolveremmo tutti i nostri problemi di arretratezza
di circa 8.000.000 di cause civili pendenti e di circa 4.000.000 di cause
penali. Altra domanda sorge spontanea: se in pochi mesi si dovesse smaltire
tutto questo arretrato, riferito al Penale, dove
sistemare tutta questa gente nel caso fossero tutti colpevoli? Nei casi meno gravi agli arresti domiciliari,
oppure in strutture di lavoro presso comunità di recupero, e se carenti
bisognerà inventarsele, conventi di Frati Cappuccini, come quello che ospita il
Senatore Lusi, oppure in strutture cattoliche etc etc.
Concludo
allegandoVi per l’ennesima volta l’intero scritto della agognata riforma
Salomonica, del 27 Luglio Scorso inviata in esclusiva al NY TIMES,
successivamente resa pubblica, ritengo che se fosse inviata repentinamente come
circolare agli 8677 Giudici ed ai 4690 Giudici di Pace, stipendiati dallo
Stato, e cioè da noi contribuenti, si presuppone che i Signori Giudici, conosciuta
la realtà, motivati da buon senso, e responsabili della loro vincolante carica
Istituzionale, si rimboccherebbero le maniche, verso questa sacrosanta
direzione, evitando in un prossimo futuro scioperi puerili del tipo descritto
in oggetto.
Lavorando,
Lavorando, Lavorando... per guadagnarsi onestamente la
PAGNOTTA.
Come?
In questo modo: Ritengo che i Signori Giudici o Magistrati in otto ore di
lavoro, dovrebbero definire otto procedimenti, cioè,
accorpare per ogni Giudice otto cause, il lavoro di una giornata. In sintesi
facendo i conti della massaia. Lo Stato avendo in carica ben 8.677 Giudici
sparsi nel nostro territorio, che per facilitare il conto della massaia, ridurrò a soli 8.000, ed avendo 8.000.000 di cause Civili
Pendenti ed altre 4.000.000 di cause Penali, e per non confondere i conti,
penseremo di smaltire le sole cause civili, cioè, ripeto 8.000.000, che
dividendole con gli 8029 Comuni Italiani sparsi nel territorio, che per
facilitare il conto arrotonderò ad ottomila Comuni, quindi avremmo ottenuto il modesto risultato di 1000
cause civili da smaltire per ogni comune. Quindi dividendo ulteriormente il
numero delle cause, ripeto 1000 diviso 8 ore di lavoro di ciascun Giudice fra
gli ottomila, avremo ottenuto che tutto l’arretrato
verrebbe smaltito in 125 giorni lavorativi. Ovviamente nei comuni con più
densità di popolazione saranno concentrati, un maggiore numero di Giudici.
Pertanto
a tale imprescindibile operazione bisognerà completarla con altre successive divisioni,
tra cui in primis, dividendo i 125 giorni lavorativi per
52 settimane di cui l’anno è composto, il risultato è uguale a due giorni e
mezzo di lavoro per ogni settimana, equivalenti ad appena 20 ore di lavoro settimanali
per ciascun Giudice, tra gli 8000. Altra domanda finale: Mi chiedo, con tutto questo arretrato che ci ritroviamo attualmente quante ore di
lavoro dedicano i Signori Giudici per questo sacrosanto dovere e ruolo
Istituzionale, approssimativamente una causa ogni tre giorni, vale a dire 20
ore di lavoro per definire una causa, per ciascun Giudice tra gli ottomila, pagato
dai cittadini. Una vera Vergogna).
Chiudo
questa incresciosa parentesi e riprendo il discorso
riferendomi all’arretrato delle Cause Penali, che potrebbe essere risolto,
adottando il medesimo stratagemma delle cause civili, ovviamente escludendo,
quelle relative ai reati di Mafia, di Corruzione contro il Patrimonio dello
Stato e degli omicidi, che verranno trattate in Sedi più appropriate.
Cordiali Saluti Pietro
Sabato
Di seguito l’allegato del 27 Luglio scorso…
Roma, 27 luglio 2012
DA:
Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione.
A: In Assoluta Esclusiva per la Istituzione Giornalistica di Help Times E - mail
Attenzione!
La Situazione in Italia è veramente Grave per quanto concerne la Giustizia del mio Paese, Lo Stato Paga ben 8.677 Giudici, sparsi nel
territorio. ed avendo in carica altri 4690 Giudici di
pace in ausilio, e non si riesce a smaltire un arretrato di 8.000.000 di cause
civili ed altrettante 4.000.000 di cause penali.
Pertanto,
di seguito in allegato, dalla pagina n. 2, cioè
iniziando dalla relazione dal titolo: ”
Operazione panni sporchi”, sino alla pagina n. 4 troverete delle novità che
vi faranno accapponare la pelle.
Attenzione!
Non mi riconosco in questa Nazione, pertanto chiedo Asilo Politico. Altro Che CAVOURRIA! Buona Lettura… HELP ME PLEASE!
Cordiali Saluti
Pietro Sabato
Roma, 24 Luglio 2012
DA: Pietro Sabato
A : Presidente Della
Repubblica Giorgio Napolitano, ANSA
A: Ministro della Giustizia, Avv. Paola Severino Di
Benedetto, ANSA
A: Presidenza del Consiglio, Senatore Prof. Mario Monti, E mail
Attenzione! La relazione in
allegato dell’Otto Luglio scorso è stata aggiornata da altri elementi utili per
il ripristino degli arretrati della Nostra Giustizia, il cui oggetto è:
Oggetto: 125 Giorni per risanare i
problemi della Giustizia Italiana.
Concludo, augurando buona lettura.
Ossequi Signor Presidente,
Signora Ministro e Signor Presidente del Consiglio.
Il Presidente,
Pietro Sabato
Roma, 8 Luglio 2012
DA: Pietro Sabato, Presidente
Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione.
A: ANSA
L’Esito
della RAMANZINA…
Oggetto: La Ramanzina del vecchio Saggio
Sottoscritto del 16 Giugno scorso, dopo 20 giorni ha portato i suoi
frutti, finalmente Il Ministro Paola Severino Di Benedetto, accetta il mio
consiglio, cioè, decide di fare il Ministro, e l’Italia, dopo 150 anni esce da
questo letargo secolare Cavourriano…(di Cavour che per
unificare l’Italia utilizzò la solita strategia secolare, la corruzione,
attualmente in atto nelle nostre Istituzioni, cioè: Cavour utilizzò la diplomazia e, oliati tutti gli
ingranaggi, mise in funzione una strategia che riuscì a portare a compimento l'unificazione
dello stato italiano sotto un
unico stendardo nazionale. Ma si salva in calcio d’angolo, in
quanto: Il Personaggio storico: nasce a Torino il 10 agosto del 1810 da nobili
natali e la giovinezza di Cavour fu contraddistinta dalla presenza preponderante
di valori come l'etica del lavoro ed alla libertà di coscienza. Quindi
promosso a metà dalla Storia.) Chiudiamo
questa parentesi storica e riprendiamo il discorso del Ministro: A tale
proposito il Ministro ha dichiarato: Mi chiedo ha chi possa giovare il
mantenimento di una geografia giudiziaria che risale ai tempi dell’unità
d’Italia e che oggi giorno produce più sprechi ed inefficienze che altro. Non
si può pretendere la Procura sotto casa. Etc Etc Etc.
Invece ascoltate
cosa ne pensa il sottoscritto…
Egregie
Signore e Signori che mi seguite in pochi sulla rete, non lo faccio
per vantarmi, ma per tramandare alla storia che anche un semplice cittadino può
cambiare in meglio la struttura del proprio Paese, pur non avendo alcun potere
giurisdizionale. Come? Con un semplice gerundio: Sputtanando,
Sputtanando, Appassionatamente!
Ebbene,
ieri 7 luglio 2012 ho appreso dai quotidiani, specificatamente dal Messaggero,
che l’ Avv. Paola Severino Di Benedetto, dopo venti
giorni dalla Ramanzina del sottoscritto, ripeto in allegato, ha accettato il
mio consiglio, cioè, decidendo di fare il Ministro. Una vera e propria
rivoluzione nel sistema Giudiziario, coronato da questo titolo: Tribunali, via
i rami secchi ( per rinvigorire la pianta, tagliere i rami secchi, è vitale per la
pianta stessa) accorpate 37 sedi e 38 Procure, cancellate 220 sedi distaccate e 674 uffici dei Giudici di Pace,
dichiarando peraltro il sistema Giudiziario Italiano vecchio ed obsoleto, come
descritto in oggetto, risalente all’unità d’Italia. (Lo
stesso commento del sottoscritto del 16 Giugno scorso)
Leggendo
sul Messaggero questo articolo, ho appreso che un mio
Omonimo, il Dott. Sabato Malinconico è stato nominato
Sottosegretario alla Giustizia, unitamente al Dott.
Antonio Gullo. Mi è preso un colpo leggendo il mio
cognome, già mi immaginavo sotto la veste di Sottosegretario della Giustizia, e difatti
questa notte ho sognato che ero alla guida di un carro funesto, trainato da due
cavalli, gremito di famosi personaggi e l’attrezzatura per tagliare le teste:
La Ghigliottina. Sapeste quanta gente importante c’era
sul carro. Ovviamente si scherza, non sono quello che sembro:
can che abbaia non morde.
Operazione Panni Sporchi…
Ebbene
a questo punto svelo un altro consiglio al nostro Ministro, che ha parlato di
tagli delle strutture, ma non ha parlato di snellire i Processi, quindi
avanzerei l’idea espressa dal sottoscritto, nella Legge di Iniziativa
Popolare, Sabato Salomonica, ripeto per l’ennesima volta, mi si è prosciugata
la lingua nel ripetere sempre le stesse cose, depositata in Cassazione il
lontano 14 Gennaio del 2009, (e qui apro una parentesi i cui contenuti li
rivolgo alla Signora Ministro, al Presidente del Consiglio e prettamente al
Presidente della Repubblica: Egregio Signor Presidente, Le chiedo brevemente,
se il sottoscritto come cittadino e Presidente di un Partito Politico, secondo
la Legge vigente, mi ha consentito di presentare in Cassazione la Legge di
iniziativa Popolare, di cui sopra appena espressa, ma come Presidente di un Partito
Politico, essendo privo di appoggi politici, cioè non essendo ammanicato ad
alcuna coalizione politica, secondo la legge vigente non posso avere il potere
di aprire dei banchetti per la raccolta delle firme e poterle vidimare, e
quindi di non poter proporre tale legge in Parlamento.
Faccio
un Esempio: Ebbene, la Legge per recarmi in Cassazione e poter depositare la mia
legge di iniziativa popolare, unitamente ad altri 10 cittadini, ci fornisce 10
fiammanti biciclette, giunti a destinazione le assicuriamo con le rispettive
catene alle ringhiere di ferro che cingono la struttura del cosiddetto
Palazzaccio, ma al ritorno dopo aver compiuto il nostro sacrosanto dovere di
cittadini, troviamo le nostre bici prive di manubri, catene, pedali ed anche
prive delle ruote. Quindi negandoci di fare ritorno a
casa.
Quindi a
cosa sono valsi i nostri sforzi per presentare questi scritti, se non abbiamo
il potere di svolgere la raccolta delle firme? Cosa
Prevede la Costituzione in Merito? Chi è l’Autorità che valutati i contenuti
della mia iniziativa di Legge, che porterebbero giovamento alla Democrazia del
mio Paese, può conferirmi tali poteri, scevri dall’ approvazione,
meglio dire da un qualsivoglia ammanicamento
politico?
Chiudiamo
questa parentesi chiarificatrice e proseguiamo il discorso, dicevo che nella
mia proposta di legge di iniziativa popolare, è
previsto che le cause civili, possono essere svolte in loco, in seno ai propri
stessi comuni, allestendo qualche aula Giudiziaria di fortuna, non credo
sarebbe un problema, quindi necessariamente invece di far spostare tanti
cittadini verso altre procure lontane, far spostare un solo Giudice e gli
Avvocati, questi ultimi preferibilmente del posto, oppure da zone limitrofi.
Spero ne converrete con il sottoscritto, che in questo caso sia
Maometto che deve andare dalla Montagna, cioè il Magistrato che è solo una
persona da scomodare, che peraltro è anche pagato dai cittadini, (ricordando
un articolo della nostra Costituzione, che prevede che: sia Il Capo Dello
Stato, Ministri, Deputati, Sindaci, Amministratori Comunali, Forze dell’Ordine
ed Impiegati Statali, sono tutti servitori dello Stato, e lo Stato è composto
da tutti i cittadini Italiani). Quindi chiudiamo questa seconda parentesi
chiarificatrice e riprendiamo il discorso, dicevo: quindi, i cittadini in
questo caso sono i privilegiati, e non devono necessariamente spostarsi dalle
loro residenze, devono essere serviti a domicilio, poiché trattasi di Persone fisiche e non di
strutture ospedaliere da impiantare in ogni paesino, costerebbe troppo per lo
Stato.
Pertanto,
ritengo che i Signori Giudici o Magistrati in otto ore di lavoro, dovrebbero
definire otto procedimenti, cioè, accorpare per ogni
Giudice otto cause, il lavoro di una giornata. In sintesi facendo i conti della
massaia. Lo Stato avendo in carica ben 8.677 Giudici sparsi nel nostro
territorio, che per facilitare il conto della massaia, ridurrò
a soli 8.000, ed avendo 8.000.000 di cause Civili Pendenti ed altre 4.000.000
di cause Penali, e per non confondere i conti, penseremo di smaltire le sole
cause civili, cioè, ripeto 8.000.000, che dividendole con gli 8029 Comuni
Italiani sparsi nel territorio, che per facilitare il conto arrotonderò ad
ottomila Comuni, quindi avremmo ottenuto
il modesto risultato di 1000 cause civili da smaltire per ogni comune. Quindi
dividendo ulteriormente il numero delle cause, ripeto 1000 diviso 8 ore di
lavoro di ciascun Giudice fra gli ottomila, avremo
ottenuto che tutto l’arretrato verrebbe smaltito in 125 giorni lavorativi. Ovviamente
nei comuni con più densità di popolazione saranno concentrati, un maggiore
numero di Giudici.
Pertanto
a tale imprescindibile operazione bisognerà completarla con altre successive
divisioni, tra cui in primis, dividendo i 125 giorni
lavorativi per 52 settimane di cui l’anno è composto, il risultato è uguale a due
giorni e mezzo di lavoro per ogni settimana, equivalenti ad appena 20 ore di
lavoro settimanali per ciascun Giudice, tra gli 8000. Altra domanda finale: Mi
chiedo, con tutto questo arretrato che ci ritroviamo
attualmente quante ore di lavoro dedicano i Signori Giudici per questo
sacrosanto dovere e ruolo Istituzionale, approssimativamente una causa ogni tre
giorni, vale a dire 20 ore di lavoro per definire una causa, per ciascun
Giudice tra gli ottomila, pagato dai cittadini. Una vera Vergogna).
Chiudo
questa incresciosa parentesi e riprendo il discorso
riferendomi all’arretrato delle Cause Penali, che potrebbe essere risolto,
adottando il medesimo stratagemma delle cause civili, ovviamente escludendo,
quelle relative ai reati di Mafia, di Corruzione contro il Patrimonio dello
Stato e degli omicidi, che verranno trattate in Sedi più appropriate.
Considerazione: quindi, anche per i Signori Giudici è previsto il modo più
onesto per guadagnarsi la pagnotta, lavorare otto ore al
giorno, per due giorni e mezzo alla settimana, oppure, pena, essere trasferiti
o licenziati per scarso rendimento, oppure indossare anzi la Toga, u snale (licenza poetica pugliese, il grembiule) delle
pulizie. Ebbene a questa operazione lavare i
panni sporchi in famiglia potrebbero partecipare con mansioni di Giudici, tutti
i Consiglieri Comunali, Assessori, unitamente ai Sindaci, di tutta Italia, che
da mane a sera non svolgono molte attività, cioè per la maggiore è quella di
riscaldare le poltrone, quindi in questo modo un po’ di lavoro non farebbe male
alla loro psiche, quindi essendo stati eletti dal popolo, potrebbero benissimo
svolgere il ruolo di Giudici, coadiuvati da P.M. il cui ruolo potrebbe essere
ricoperto dai Notai residenti, Dottorini freschi laureati in Legge cioè,
Procuratori Legali, ed Avvocati del luogo. Il tutto svolto in aule di fortuna, oppure nelle sedi
comunali, lì dove ci dovesse essere spazio disponibile e dopo aver azzerato lo
strascico giudiziario obsoleto ventennale, successivamente continuare nello
stesso intento per i nuovi processi, evitando gli accumuli, gli errori del
passato. CARPE DIEM!
Apro
una parentesi: Lupus in Fabula! Dalla data di questa relazione sono trascorsi 7
giorni, ed il 15 Luglio c.m. è scoppiato un grave scandalo, che confermerebbe
la mia tesi di fare lavorare i signori Assessori, Consiglieri Comunali e
Sindaci, i quali, restando per la maggiore del loro mandato, perennemente con
le mani in mano, potrebbero combinare dei guai, come quelli commessi dal On. Samuele Piccolo del PDL, Il Vice Presidente del
Consiglio Comunale di Roma, la pecorella nera, che ripeto dal 15 Luglio 2012 è agli arresti domiciliari,
con l’accusa di associazione per delinquere e finanziamento illecito dei
partiti. Quindi è presumibile che se l’On. Piccolo avesse
avuto altre responsabilità nobili, cioè, occupato con mansioni civiche
di Giudice, non avrebbe avuto la predisposizione morale per occuparsi di loschi
affari. Pertanto, penso che questo ruolo morale di Giudice non avrebbe affatto nociuto alla psiche dell’ On. Samuele
Piccolo, e ne tampoco nocerebbe alla
psiche dei suoi colleghi onesti, se questo provvedimento fosse approvato dal
Parlamento. Pertanto, ritengo che questi signori, ovviamente escluso l’On.
Piccolo, ormai bruciato, essendo stati eletti dal popolo, potrebbero benissimo
svolgere il ruolo di Giudici, ripeto, coadiuvati da
P.M. il cui ruolo potrebbe essere ricoperto dai signori Notai residenti,
Dottorini freschi laureati in Legge, cioè giovani Procuratori, ed Avvocati del luogo.
Cambiando
discorso, penso che questo stesso metodo di lavare i panni sporchi in famiglia,
potrebbe essere risolutivo verso il problema della spazzatura, cioè ogni comune dovrebbe per legge avere il proprio impianto
di smaltimento dei rifiuti, oppure vietare ai cittadini residenti di mangiare e
di fare la puppù. Invece la seconda opzione, la migliore, sarebbe quella di giungere ad un
accordo, cioè, ogni Provincia o Regione, dovrebbero segnalare diverse località
del territorio idonee dove collocare un plausibile mega
impianto di smaltimento, e successivamente sorteggiare il luogo, ed a chi tocca
non si ingrugna, così dicheno
a Roma. Evitando scioperi di protesta e quant’altro. Altrimenti tutti questi rifiuti produrranno denaro per la
Mafia. Per esempio, un consiglio per gli acquisti per il
Sindaco di Roma, Dott. Gianni Alemanno, sempre che lo
accetti da un fresco Laureato in Sputtaneria avanzata
con 110 e Lode. La domanda sorge spontanea: quale luogo migliore sarebbe
per realizzare un impianto di smaltimento dei rifiuti nel Lazio? La riposta del
sottoscritto, è proprio l’uovo di colombo, ma bisognerà fare presto. Ebbene, il
luogo più idoneo e proprio Mala Grotta, proprio dove
sono parcheggiate migliaia di tonnellate di rifiuti, facendosi spazio fra i
rifiuti e dopo aver costruito un grandissimo impianto, sarà una passeggiata per
rimuovere tutta quella spazzatura da cui ricavare energia, per tutta la città.
Vorrei ricordare a tutti che il Principato di Monaco ha il proprio impianto di
smaltimento di Rifiuti, ed in questo luogo vive il fior fiore dei Vip di tutto
il mondo e nessuno si è lamentato di nulla. Tutti
conducono una Vita Sana. A questo proposito vorrei aggiungere che per edificare
l’ impianto di smaltimento a Mala Grotta, data la
precaria situazione ambientale, gli addetti ai lavori dovrebbero indossare
delle tute speciali coadiuvate da apposite mascherine, ed ovviamente
programmare 6 turni di quattro ore di lavoro su 24 ore, il tempo è denaro. Chiudiamo
questa parentesi di ecologia Salomonica e ritorniamo
al discorso di prima espresso in oggetto, si suppone che dopo queste diverse
innovazioni, cioè con il metodo lavare i panni sporchi in famiglia, si
potrebbero chiudere tante altre Procure, altro che un risparmio attuale di
appena 51 Milioni di Euro.
Concludo,
pensando che con questa semplice strategia Salomonica, in meno di sei mesi la
nostra Giustizia salirebbe al primo posto mondiale di trasparenza e di
snellimento dei processi, e lo Spread scenderebbe a
capo fitto, e si alzerebbe notevolmente il PIL. Non sono un economista, sono
appena Laureato in Sputtaneria Avanzata Presso La Bocconi Amari dell’Università di Putignano,
in Provincia di Bari, con 110 e Lode.
Cordiali
Saluti a tutti Lo Sputtanetor
Pietro Sabato
P.S.: Per il Nostro Presidente Giorgio Napolitano, che dopo alcuni giorni dalla mia relazione del
16 Giugno scorso, ha commemorato nell’ Isola di Caprera il nostro Eroe dei due
Mondi, Giuseppe Garibaldi, evitando di menzionare, Camillo Benso Conte di
Cavour, il vero promotore dell’unità di Italia, che per questa sacra missione
elargì mazzette a destra ed a manca, ebbene sono d’accordo con Lei Signor
Presidente, Onore a Garibaldi, Egli essendo stato un soldato, penso che sia
giusto che sia Stato Pagato per unificare l’Italia, unitamente ai suoi mille
commilitoni.
Ossequi
Signor Presidente
Pietro Sabato