Roma, 1 Gennaio 2009

 

Da: Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione.

A: ANSA

 

Il Dado è Tratto, questa volta guadando anzi il Rubicone, il biondo Tevere!

 

Signore e Signori, sono lieto di comunicare che il 12 Gennaio 2009, presenterò in modo originale alla Presidenza della Corte di Cassazione, il Referendum di seguito in allegato, da tempo elaborato, evitando di imitare l’Impostore Beppe Grillo & Compagni, in risciò. Sarà invece preceduto fatalmente da un fatto recentissimo di cronaca politica, che sembrerà agli occhi di tutti una barzelletta, ma purtroppo rispecchia la sfacciata realtà politica dei nostri giorni. Ma questo episodio realmente accaduto, rafforza la necessità politica di realizzare il mio Referendum affinché si restituisca alla nostra Nazione, dignità e legalità a tutto raggio.

 

Roma, 21 Dicembre 2008

Per evitare eventuali accaparramenti sono le ore 10,10, inviato via E Mail all’ANSA e ai maggiori quotidiani nazionali ed internazionali.

 

Da: Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione.

A: ANSA

A: On. Alessandra Mussolini a mezzo ANSA

C.C.: Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, a mezzo ANSA.

C.C.: Presidente della Corte di Cassazione, Professor Vincenzo Carbone, a mezzo ANSA et inviato via Fax alla Cortese Attenzione della Dott.ssa Dominici, il 21 Dicembre ore 16,50.

 

“Il referendum Salomonico bolle in Pentola”

 

Oggetto: In previsione del Referendum del sottoscritto: Tutti i Parlamentari dopo otto anni tutti a casa, riducendo la legislatura a quattro anni, ed attendere l’età pensionabile, come tutti gli italiani, unitamente, sarà proposta anche la Riforma della Giustizia, la “Sabato Salomonica”, senza scalfire le sacrosanti leggi costituzionali. Cioè La legge è uguale per Tutti.

Anche per il Presidente della Repubblica e del Presidente del Consiglio.

 

Stimatissima On. Alessandra Mussolini, ieri 20 Dicembre 2008, è stata intervistata da un giornalista di Striscia La Notizia, che Le contestava il Suo ulteriore incarico assenteista di Consigliere Comunale, presso il Comune di Latina, con un accredito di una sola presenza in un anno intero.

La sua reattività evito di pubblicarla.

Ringraziando sempre il Dott. Lubrano, la domanda Sorge Spontanea:

Se questo incarico Istituzionale, regolarmente retribuito dai cittadini, non necessita impegno, perché non trovare un lavoro alle migliaia di Sindaci, Consiglieri Comunali e Assessori sparsi in tutti i Comuni di Italia?

Pertanto, per evitare che i nostri Sindaci, Consiglieri e Assessori Comunali si annoino durante il loro mandato, il sottoscritto propone quanto segue: Il Referendum in oggetto, che sarà proposto ai cittadini, sarà arricchito da altri punti.

1) Tutti i consiglieri comunali, dopo un incarico Amministrativo, tutti a casa e tornare al lavoro di prima ed attendere l’età pensionabile, come tutti gli italiani, successivamente all’incarico scaduto, se eletto Sindaco potrà restare in carica per altre due Amministrazioni, ovviamente se rieletto. Se invece successivamente, eletto Parlamentare, sia al Governo che all’Opposizione, potrà restare in carica per due legislature, sempre che nella seconda legislatura venga rieletto, infine se eletto Presidente della Repubblica, potrà restare in carica per un altro settennato, come previsto dalla Costituzione.

2) Tutti i Consiglieri Comunali ed Assessori, con la supervisione dei Sindaci, tutti con incarico di Giudici, pur non avendo conseguito tali studi, sarà sufficientemente tollerata la quinta elementare. Riflessione, Il Re Salomone non era laureato. Ebbene, durante il loro mandato, dovranno dedicare tre giorni a settimana al servizio delle Preture territoriali, dove da decenni sono in corso cause civili pendenti. Invece il Pubblico Ministero, dovrà essere necessariamente Avvocato, Notaio, oppure novello o anziano Procuratore, tutti possibilmente residenti. Quanta benzina risparmiata! Aggiungerei, quanto c – o due in meno immesso nell’aria!

3) Ogni Causa Civile sarà conclusa in una unica udienza, in casi eccezionali due, a distanza di soli quindici giorni. Una volta letti gli atti, con imparzialità, sarà facile intuire il colpevole. Esempio, se un individuo ruba una mela per sfamarsi, provvedere al Suo sostentamento. E’ inconcepibile che un essere umano muoia di freddo e di fame nella nostra Capitale. Dare un tozzo di pane e un tetto dignitoso a questa povera gente, ritengo sia un nostro dovere Costituzionale!

Invece chi ruba per arricchirsi, 20 anni di carcere. Sebbene questo esempio riguardi il penale.

4) Conclusa l’udienza, il cartaceo verrà cestinato. Per sommi capi gli atti di imputazione verranno computerizzati ed archiviati per tre anni. Tutto ciò comporterebbe una innovazione di tutte le Procure d’Italia. Sebbene la attuale tecnologia, da qualche decennio ci permetterebbe di vedere i nostri Giudici entrare in aula con il Computer portatile, invece di vederlo attualmente con il faldone sottobraccio, poco igienico, stracolmo di scartoffie, maculate da milioni di acari. Inoltre questa innovazione tecnologica creerebbe nuovi posti di lavoro, questa volta evitando il precariato.

5) Tutti i Parlamentari, Sindaci, Consiglieri e Assessori Comunali, non potranno assumere altre cariche Istituzionali.

6) Per evitare forme di rivendicazioni politiche, tutti i reati di corruzione e varie relative a personaggi della politica, saranno tutti amnistiati.

7) Per questi reati appena ascritti, successivamente saranno puniti con pene severissime, e con l’allontanamento definitivo da ogni carica Istituzionale. Per le carceri troveremo una soluzione, ci sono tante strutture pubbliche incompiute da ristrutturare.

8) NO AL NUCLEARE! Primo punto, data la pericolosità degli impianti, in caso di fuoriuscite di nuvole radioattive, cagionate dalla formazione geologica di tutta la nostra penisola altamente sismica. Secondo punto, con domanda: perché rischiare, visto che attualmente la nostra penisola, ai confini è ormai circondata, da decine di impianti nucleari di altre Nazioni? Converrebbe quindi continuare ad attingere da loro questa energia. Tale negazione del punto n.8, è provata ulteriormente, dalla nostra immaturità nel modo in cui non sappiamo smaltire neppure la nostra spazzatura.

Domanda Lubranesca: La domanda sorge spontanea: come faremo a smaltire le eventuali scorie nucleari? Dove? A meno che, questi tromboni nucleari vengano installati nelle prime vicinanze delle residenze dei Parlamentari che approvano questo disegno, e che nelle rispettive cantine di vini pregiati, vengano smaltite le scorie nucleari.

Pertanto, preferiamo mangiare come sempre pane e cipolla, alla installazione di funghi nucleari nel nostro Paese. Abbian fatto trenta, facciam trentuno. Il nostro Paese resterà il Giardino del Mondo. Immagino la patata bollente che lasceremmo alle nuove generazioni quando fra non molto, altre tecnologie supereranno il nucleare, quanti denari occorrerebbero per spengere ed abbattere queste orrende strutture? Si suppone dieci volte di più, delle risorse spese per l’installazione iniziale  e per quanto riguarda il rapporto di produttività di energia ricavata negli anni, non sarà mai sufficiente per abbattere i costi di demolizione. Sarebbe quindi un guadagno illusorio.

A proposito di guadagno, suppongo che a queste Nazioni confinanti, produttrici di energia nucleare, farebbe comodo l’Italia, come una area franca, meglio dire contraria al nucleare, in caso di inquinamento da fattori nucleari, la popolazione a rischio potrebbe essere evacuata nel nostro Paese. Quindi potremmo addirittura chiedere uno sconto ulteriore di questa energia importata, in cambio di asilo per le popolazioni esposti a tali rischi. Addirittura potrebbe diventare una legge emanata dalla Comunità Europea, a tutela di noi tutti cittadini  Europei.

Riflessione! Un fazzoletto di terra per salvare le chiappe ce lo volete concedere?

9) Tornando a parlare di giustizia, la Corte Suprema Costituzionale di Cassazione, oltre alle varie occupazioni Costituzionali vicini al Presidente della Repubblica, potrà intervenire in super visione, su tutti i casi, siano gravi o minori, e soprattutto verso attacchi alla Nostra Costituzione.

10) Parlando sempre di giustizia, facendo riferimento ai punti n. 2 - 3 - 4 , è ovvio che tali provvedimenti valgano anche per il Penale, con la differenza che lo svolgimento giuridico sarà onere dei Magistrati e del Tribunale territoriale.

I casi conclamati con prove certe, come i fatti di mafia, rapine a mano armata e non, incidenti automobilistici causati da individui alla guida in stato di ebbrezza o drogati, oppure casi di corruzione, omicidi, debbono essere processati per direttissima, in una sola udienza. In caso di Appello, massimo due, nei termini di 15 giorni. Mentre per altri casi più difficili, dove le prove non sono certe, saranno concesse massimo tre udienze, incluso l’Appello, che deve concludersi entro 30 giorni. Perché aspettare dieci anni? Il Magistrato non deve accumulare, una volta iniziata la causa, la pratica deve restare sulla sua scrivania, perchè entro un mese il caso deve essere sentenziato. Cotto e mangiato, non si deve impolverare negli archivi, anzi appena definita la sentenza, tutto il cartaceo, come sopra detto, sarà cestinato, liberando le aule dei Tribunali da quei orrendi faldoni, ma trattandosi di cause Penali, grazie alla tecnologia computerizzata, gli Atti saranno per sommi capi scannerizzati (fotografati) ed archiviati, sino al decesso degli attori.  

I Tribunali alleggeriti dal gravoso accumulo di cause civili, potranno contare sulla buona volontà di tutti i magistrati civilisti e penalisti, per risolvere questo angoscioso disegno Costituzionale. I cittadini hanno bisogno di giustizia accelerata.

11) La magistratura, continuerà a servirsi delle intercettazioni telefoniche, ma suppongo che in futuro questo mezzo non sarà più utile per le indagini contro la corruzione, a mio giudizio sarà una perdita di tempo e di denaro, perché i malfattori invece del telefonino, per le loro malefatte useranno i piccioni viaggiatori. Sarà difficile approvare una legge in cui ogni Magistrato sia munito di fucile, per cacciare i presunti piccioni viaggiatori, portatori di pizzini, sarebbe l’ estinzione per questi graziosi volatili. 

Per gli italiani è facile cambiare stratagemma, fatta la legge, trovato l’inganno. Quindi per ovviare a questo gravissimo problema e scoraggiare i furbi, gli Ingegneri del Genio Civile dello Stato, dovranno stabilire secondo il mercato, un listino dei costi reali dei materiali e della messa in opera di ciascun tipo di struttura pubblica da realizzare, per esempio: per asfaltare un metro quadrato di manto stradale, occorrono 50 Euro, basterà stabilire i metri quadrati da ristrutturare, e con una semplice moltiplicazione si conoscerà il prezzo reale dell’intera opera. Durante eventuali controlli della Magistratura, se questi costi risulteranno gonfiati più del 20% , per i contravventori contraenti, come il caso, Romeo & Compani, scatteranno le manette. Con questi provvedimenti molto semplici, questi incresciosi fatti malavitosi, si presume, non avranno più luogo a procedere.

L’Italia è la nazione più cara al mondo per ristrutturare opere pubbliche e non.

Faccio un esempio realmente accaduto personalmente: i condomini della mia residenza, ovviamente escluso il sottoscritto, hanno approvato un preventivo per rifare il pavimento di due terrazzini la cui superficie totale è di 80 mq., per un costo di Euro 35.000,00 di cui 5000,00 Euro sono stati spesi per l’architetto che ha stilato il Capitolato di spesa e la rimanenza per la realizzazione. ( Invece il costo reale è di appena 5.000,00 Euro)

Questi costi esosi si potrebbero paragonare alla ristrutturazione della Reggia di Caserta costata a noi tutti italiani ben 700.000.000,00 di Euro, in lettere, settecentomilioni di euro. Evidentemente facendo le dovute proporzioni con la ristrutturazione dei due terrazzini del mio condominio, si suppone che per effettuare il Capitolato di spesa della Reggia di Caserta, ci sarà costato circa 200.000.000,00 di Euro e la rimanenza per la messa in opera. Sarei ansioso di controllare i costi di questi lavori di ristrutturazione insieme ad un ingegnere del Genio Civile di Stato!

Queste sono le vere riforme da realizzare, che ci consentiranno di uscire dalla attuale recessione.

Sono troppe le ruberie impunite nella nostra bella Italia!

 

 

 

 

Fuori programma, da valutare da parte delle Istituzioni in indirizzo.

Dulcis in Fundo, una volta accertato che il mio Referendum è stato trafugato da Beppe Grillo & Compani, vorrei chiedere alle Istituzione preposte se fosse possibile impugnare tutte le firme valide del referendum trafugato, secondo la legge della confisca dei beni dei mafiosi. Questo caso invece avrebbe un motivo maggiore di sequestro, in quanto un valore morale di gran lunga superiore di quello materiale. Inoltre sarebbe un monito per i furbi del quartierino politico, dei Grillini,  quelli dei Valori e dei Compagni in pensione.

Pertanto, aggiungo inoltre, in base ad un’altra legge, quella che vieta di costruire in casa d’altri, poiché coloro, perderanno pietra e calce. Se non mi sbaglio è un passo del Vangelo.

Chiedo quindi la paternità di tutte le firme valide del referendum eseguito da Beppe Grillo & Compani. Sperando che ne manchino appena 1000, vista l’aria che tira, le dovrò raccogliere tutte in solitudine.

 

P.S.:

L’uovo di colombo…

Inoltre in caso di disapprovazione di cui appena espresso, domanda: potrò chiedere ai 4999 Notai sparsi nel nostro Paese di collaborare per la raccolta delle firme per il mio  sacrosanto Referendum?

Se questa mia proposta dovesse diventare Legge, si ridurrebbero i costi della politica e non avremmo più bisogno di quei partiti, inizialmente finanziati dai potenti della finanza, (diciamolo, come il partito del nostro Premier buon Silvio Berlusconi) per poi raccogliere i frutti dal finanziamento dello Stato, quindi diventando a mio parere un losco investimento.

Invece secondo il mio parere, sarebbe più decoroso se ogni cittadino di un Paese Democratico avesse il diritto di proporre delle Leggi con il mezzo referendario, alle Istituzioni Preposte, nel nostro caso, alla Corte Costituzionale di Cassazione, da questi ben valutate, e se valide, prima proporle in Parlamento, e se entro trenta giorni non saranno approvate, si passerà il testimone al popolo, cioè al cittadino latore del Referendum, che sarà attuato dai 5000 Notai sparsi nel nostro Stato.

Detto proclama, anticipatamente sarà sostenuto gratuitamente, da adeguati spazi televisivi di Stato e Privati, e se la matematica mi da ragione, ciascun notaio dovrà raccogliere gratuitamente per il Suo Paese, appena cento preferenze, consumando zero benzina, poiché basterebbe mettere un banchetto sull’uscio di casa della propria residenza, mezza penna biro, tre fogli di carta, un ora di tempo e un francobollo per la spedizione, alla Istituzione preposta. Basti pensare che se i Notai dovessero diventare 10.000, occorrerebbe metà del tempo appena valutato e solamente 50 firme referendarie da raccogliere per ciascun Notaio, e con questa celerità eviteremmo le sceneggiate in risciò del Giullare Beppe Grillo, soverchiato da cartoni contenenti schede referendarie fasulle. Pertanto, dato l’esiguo numero di firme da raccogliere e la professionalità dei Signori Notai, questo problema cadrebbe, e per le Istituzioni preposte allo spoglio delle schede, il lavoro sarà di gran lunga più facile. Inoltre, le nostre orecchie non ascolterebbero più, le ciarlatanerie dei nostri politici, che ogni giorno condizionano le nostre giornate.

Tutto questo, descritto in questo breve Postum Scriptum, è già previsto dalla nostra Costituzione, basterà ben interpretarla.

Governare il Paese deve essere una vocazione, e non uno scopo di LUCRO!

 

N.B. In caso il Parlamento non dovesse approvare gli 11 punti elencati nel mio Referendum,  invito tutti i Partiti che lo condividono di collaborare con il sottoscritto per la sua realizzazione, pur separando le proprie ideologie politiche, vale a dire ciascuno con il suo rispettivo Partito. Siamo sempre in Democrazia.

Attenzione! Battaglione! Sia ben chiaro però, non vorrei fare, la fine dell’uccellino! La favola raccontata da Roberto Benigni in TV su RAI UNO il giorno di Natale, appena scorso, dal titolo: “Pierino e il Lupo…”

Buon Natale e Felice Anno Nuovo

                                                                                                                   Pietro Sabato