Roma, 9 Luglio 2011

 

DA: Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione.

A: ANSA

Voce Narrante

Dopo tutte queste disavventure giudiziarie che inverosimilmente mi hanno dato torto, poiché si evince palesemente l’ammanicamento globale politico a senso unico, cioè, la legge è sempre a favore dei poteri forti, vale a dire: cane non mangia cane!

Ecco emergere recentemente altri fatti simili, che ci riportano indietro nel tempo, trasmessi da Rai Tre in prima serata l’otto Luglio 2011, riferiti a plagi e varie tipologie di corruzione, perpetrate nel secolo scorso dal Duce Benito Mussolini e dai suoi sottoposti, durante il periodo fascista, purtroppo da allora nel nostro Paese nulla è cambiato…. Buona lettura…

 

Oggetto: Commento dello scrivente, su quanto è emerso durante la trasmissione dell’otto Luglio 2011, andata in onda in prima serata su RAI TRE, su tematiche storiche, riferite al fascismo.

 

Del DUCE, dicitur

 

Debbo subito ricredermi su quanto dichiarato e scritto di mio pugno, nella relazione a ritroso del 25 ottobre 2008, in allegato, dal titolo: Dell’Italia mia, se so vennuto tutto! Volendo consultare questa relazione è riscontrabile a pagina n. 60 nella Prima parte del Supplemento Propedeutico alla sceneggiatura del Film: Maccarolo…. Politico da Sempre…riguardante la moralità ed onestà politica del Dittatore Benito Mussolini, secondo la mia ignorante conoscenza storica.

Mi si è accapponata la pelle ascoltando la trasmissione in oggetto, io che credevo secondo la mia convinzione ed errata conoscenza storica, che il Dittatore Benito Mussolini, fosse stato una brava persona, invece sono emersi fatti veramente raccapriccianti, se la verità è questa. Ho appreso che il dittatore, sebbene fosse stato sposato, avesse più di mille amanti e, addirittura si tramanda che riceveva nel suo palazzo, ogni mattina una donna diversa, e nel suo cassetto della scrivania aveva a disposizione in moneta contante circa 500.000 Lire, ovviamente che servivano per soddisfare i suoi vizi, che generavano figli illegittimi, con relativi abbandoni di concubine e di prole. Rafforzava il suo potere dispotico concedendo alla rinfusa sussidi a chiunque li richiedesse, a più di 2.000.000 di individui, con il medesimo sistema attuale adottato da politici facinorosi, per accaparrarsi i voti, nel concedere pensioni di invalidità, ad individui sani e belli. Una vera gravosa spesa per lo Stato di allora e di oggi. Inoltre, perseguitava l’omosessualità, che a sua volta serviva anche per infangare la moralità di personaggi politici scomodi al Potere, per poi sbarazzandosi, confinandoli in qualche isola.

Durante la seconda guerra mondiale prevedendo una imminente disfatta, effettua ingenti versamenti di denaro in banche Brasiliane, successivamente tutto confiscato. Inoltre, deposita nello IOR, cioè nelle casse del Vaticano tre milioni di lire, che il Vaticano avrebbe dovuto versare a Suo nome in una delle Banche Americane, ma subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, il Vaticano restituisce il denaro allo Stato Italiano. Durante la guerra in Africa, riceve congrue tangenti dalle industrie belliche, sperperando il denaro pubblico con prostitute ed amanti, foraggiando anche sua figlia, avvezza al gioco d’azzardo. In una sola serata al casinò di Venezia perde 200.000 lire. Pari a 200.000,00 euro di oggi. In quei tempi, il salario mensile di un comune lavoratore era appena di 500, Lire.

Smetto altrimenti vomito.

Concludo, chiedendo scusa su quanto credevo fosse eccelsa la moralità del Duce.

                                                                                                                   Pietro Sabato

Di seguito l’allegato promesso del 25 Ottobre 2008, dove inconsciamente elogio la moralità del Duce…

Roma, 25 Ottobre, 2008  ore 9,15

Da: Pietro Sabato, aspirante Poeta e Presidente Nazionale del PING.

A: Dott. Pippo Baudo, Trasmissione Domenica IN – RAI UNO

C.C. : ANSA

 

Oggetto: Partecipazione dello scrivente al concorso Popolo di Poeti, Tema della Settimana: “Italia Mia”

 

Carissimo Pippo, oggi è Sabato, 25 Ottobre 2008, ore 9,15, come previsto, non mi hai invitato alla tua trasmissione, per recitare questa magnifica poesia in farsetto. In ogni caso, sebbene questo ennesimo diniego politico televisivo, te la rinvio, perché è stata successivamente aggiornata con altri episodi ed è stata corretta, c’era qualche errore di grammatica ed infine è stata più raffinata nelle rime. Però promettimi di depositarla nell’archivio della Rai, forse fra cent’anni, con l’estinzione dei dinosauri, qualcuno la leggerà. Buon divertimento. 

Roma, Correva l’anno 2008, 20 Ottobre 2008 ore 21,48. Questo messaggio è stato inviato erroneamente all’ANSA, via E mail, stamane alle ore 9,53 e alle ore 21,00 circa. Il testo è stato quindi corretto, mi scuso per l’errore, cestinate le precedenti E-m

Dell’Italia Mia, se so vennuto tutto!

Italia! Italia mia! Ormai sei sulle onde in balìa, la compagnia di bandiera l’Alitalia, per quattro soldi l’han data via, e così sia. Italia! Italia mia! Sei stata nei secoli governata dai Papi, sebbene sconfitti dai bersaglieri di Re Vittorio Emanuele, con la breccia di porta Pia, sei stata per la Chiesa, sempre Pia e benedetta. Invece noi romani ed italiani, da secoli siamo sempre in bolletta! Ma che disdetta! Garibaldi, l’eroe dei due mondi, ha unificato l’Italia mia, ma subito dopo è arrivato un maestro elementare, che voleva far diventare tutti, delle persone virtuose nella vita a remare, ma poverino è stato sfortunato, perché costretto dalla storia ad allearsi con il vicino, invasore di confino, (Licenza poetica) il nero Baffettino, persecutore razzista. Ma il Padreterno, che esiste per d’avvero, è stato implacabile e severo. Infatti, il razzista nero, prima di suicidarsi, ha ammazzato con del veleno tutto il suo clero, (la famiglia), e invece alla buonanima i partigiani lo hanno prima fucilato e poi capovolto come un pedalino, ma dalle tasche non è uscito neppure un quattrino.

Così come noiartri romani ed italiani, uniti nella cattiva sorte, dopo la morte della buonanima di Mussolini, se semo ritrovati con le tasche piene de bruscolini.

Poi c’è stato Gimondi, scalatore di monti, che ha pedalato in lungo e in largo lo stivale, eppure, è meno famoso di Tremonti, Tenutore dei nostri Conti.

Poi da decenni c’è stanno i dinosauri, Veltroni e Berlusconi, che cianno rotto li c……, perché d’accordo pe costruì er ponte sullo stretto, ma non sanno, che se stanno a fa un dispetto, perchè fra non molto le persone e i mezzi di locomozione voleranno come uccelli, e quindi, saranno da tutti coionati e presi pei fondelli.

Pensate invece a risolvere i problemi dell’acqua razionata in Calabria e nella Trinacria, da secoli nelle mani della Macria. ( Licenza Poetica, dopo secoli diamo a questa associazione criminale una terminologia più consona alla provenienza territoriale, appunto dalla Trinacria.) Poi c’è il nucleare, non basta la spazzatura che ci ritroviamo e che non sappiamo più dove metterla, pensate alle scorie nucleari, le metteranno tutte all’aperto come la spazzatura, così avremo nuove culture di alveari, con nuovi sapori di miele, di Api nucleari. Poi per finire in bellezza, sul vero senso della parola, parleremo di un Ministro, della coalizione di destra, del Governo attuale: La bellissima trentenne On. Mara Carfagna, colta dal sottoscritto in castagna, perchè da tempo, si sta arrampicando sulla Cuccagna, per arrivare sull’ambita vetta, a cogliere la soluzione, per poi risolvere il problema della prostituzione, facendo finta però, di non sapere, quanto è buono il formaggio con le pere, maturate nell’orto del sottoscritto, dove illo tempora, tanto tempo , ha già descritto per filo e per segno, come risolvere questo millenario agognato disegno. (Evidenziato, nella sceneggiatura descritta nel libro: “Maccarolo… Politico da Sempre…” da Pag, 151, alla 157, cioè dalla scena n. 113 alla 117, seguito dall’ articolo: Casa e Bottega,  e nel Supplemento di Febbraio 2009 da Pag. 90 alla 94.)

Concludo, deducendo che il nostro, è il Paese dei furbi, provato anche dal fatto, che ormai nel XXI secolo, dell’Italia mia, non c’è rimasto più nulla. Se so vennuto tutto, Alitalia, Poste, Ferrovie, Autostrade, etc. etc. etc. , ce rimane la speranza che sti dinosauri di politici, se ne vanno tutti in vacanza, ma sapete dove? Nel paese dei balocchi, a pia per culo Pinocchio e i suoi paesani allocchi. Noi se semo proprio stufati e perciò andate tutti quanti a quel paese, ricordanno dal Paradiso il grande Alberto, che ci aspetta tutti quanti a braccia aperte, ben intesi, quanno ormai fra cent’anni, ce pisceremo sotto, nelle mutanni. ( L.Poetic.)

Da Gelsomino, l’erede di Pasquino, con grande affetto per tutti, soprattutto per gli onorevoli dinosauri, non Colleghi, e un affettuoso saluto nell’aldilà al grandissimo commediante, Principe De Curtis, Totò, carissimo collega.

Pietro         Sabato