Roma, 16 Gennaio 2012
Da:
Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione.
A:
ANSA
Oggetto:
Per ricordare la tragedia della Nave Crociera Costa Concordia, naufragata su
uno scoglio dell’isola del Giglio.
Il Naufragio della Nave di Crociera:
Costa Concordia.
Il
Venerdì del 13 Gennaio del 2012, alle ore 21,00 circa,
il Comandante Francesco Schettino ai comandi della Nave di Crociera Costa
Concordia commette un grave errore di navigazione, per non aver rispettato le
direttive di rotta, quelle previste di mantenere la dovuta distanza dalle coste
dell’isola del Giglio, quindi, la nave Crociera è finita sugli scogli. Tale
negligente manovra per consentire al cuoco di bordo residente dell’isola, di
salutare i suoi parenti ed isolani.
Peraltro
tale consuetudine tribale è attualmente prevista dal
codice privato marinaro, per salutare i residenti del luogo, che la Nave crociera
percorre.
Ripeto,
questa volta è finita male, la nave con l’impatto violento sugli scogli ha
subito danni ingenti, si è aperta un falla sul fianco,
e con la conseguente inclinazione iniziale di 20 gradi e successivamente si è
aggrava sino agli 80 gradi.
E’
panico tra i passeggeri.
Ma
da questa tragica situazione bisognerà riconoscere la repentina soluzione
adottata dal Comandante, cioè quella di liberare le
ancore, che hanno fatto virare ed adagiare la nave sugli scogli, assicurando la
stessa sulla terra ferma, evitando l’affondamento.
Questa
manovra ha consentito di salvare circa 4000 vite umane. Per adesso si sono
verificate 7 vittime, e 16 dispersi, di cui la loro sorte è ancora ignota.
Per
quanto concerne il prematuro abbandono della nave da parte del Comandante, non
mi esprimo, sarà la Magistratura a verificare i fatti.
Concludo,
sicuramente siamo uomini ed a volte i sentimenti umani ci fanno sbagliare nei
comportamenti, legati a tradizioni, motivati da futili rituali di saluti.
Pertanto,
per evitare tali tragedie suggerirei di modificare i manuali di Bordo, dove
rigorosamente dovrebbero vietare tali esibizioni goliardiche, e soprattutto le
Società Assicuratrici dovrebbero esimersi di risarcire danni causate
da queste clamorose negligenze.
Suggerisco altri metodi, per salutare i residenti, dei
luoghi percorsi da questi
Grattaceli Naviganti, quelli dei fuochi pirotecnici, questa volta ben lontani
dalle coste.
Cordiali Saluti
Pietro Sabato