Roma,
3 Ottobre 2008
Da.
Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione.
A:
Ministro Mara Carfagna, a mezzo ANSA
C.C.: ANSA
Oggetto: La domanda sorge spontanea, (modus dicendi del Dott. Lubrano)
Dove Collocare le Lucciole
e Relativa Clientela?
Egregia Ministro, in riferimento alla
trasmissione, Porta a Porta, andata in onda su Rai uno in seconda serata il 2 Ottobre c.m. condotta
dal nostro amatissimo Bruno Vespa, dove insieme ad altri esponenti dell’opposizione
e con la rappresentanza del Clero, avete discusso animatamente del grave
problema della prostituzione.
Come negli altri casi di trasmissioni del genere,
non avete raggiunto un accordo dove collocare il mestiere più antico del mondo,
senza nuocere alla visibilità diseducativa delle nuove generazioni ed
evitando la relativa espansione del fenomeno, come una facile prospettiva di
lavoro.
Pertanto, per evitare che questo fenomeno dilaghi
ancora di più nel tempo, la possibile soluzione a mio giudizio più consona al
problema è descritta nel mio libro: “Maccarolo…
Politico da Sempre…”.
A questo punto debbo
ripetermi per l’ennesima volta, dichiarando che, tale libro, contenente un
racconto composto da 141 scene, e varie relazioni corredate da 16 pagine con
immagini a colori, attinenti a fatti storici realmente accaduti, per un totale
di, 180 Pag. f.to A4, illo
tempora, è stato inviato in Procura, in Questura, al Parlamento Europeo, in
Vaticano, (sebbene rifiutato e quindi tornato al mittente) ai maggiori
Giornalisti e Politici di tutte le coalizioni, incluso il Suo Leader, Buon
Silvio Berlusconi, a Cui, tramite un mio amico, ho
avuto il piacere di inviare una copia del mio Libro. Peraltro
registrato in SIAE e depositato il 31 marzo 2004 presso il Ministero dei Beni
Culturali, presieduto dall’allora Ministro Urbani (Pappagorgia).
Concludo, elencando le coordinate
delle scene da consultare: Da Pag. n. 151 scena n.113, alla scena 117,
pagina 155. Inoltre, volendo ancora approfondire il problema in modo più esaustivo,
Legga anche l’articolo “Casa e Bottega” Nelle pagine successive, 156 e 157. Per
facilitarLe ancor più brevemente la consultazione, Le
allego a questa relazione i testi dattiloscritti relativi alle coordinate
appena accennate, contenute nella sceneggiatura, del film: Maccarolo…
Politico da Sempre… Vedrà, troverete la soluzione, e sarete tutti daccordooooooo!
Distinti
Saluti al Neo Ministro e tanti bacetti a pizzichicchio.
Le
auguro buona lettura e buon divertimento, modestamente grazie ai miei scritti.
Perché fare gli gnorri? Non è corretto rinnegare la STORIA!
Pietro Sabato
Dal
Film: Maccarolo… Politico da Sempre…
Scena - 113 - INTERNO CASA DI
PIETRO SERA
PAOLA
Pietro,
com’è andata la sfilata?
PIETRO
Zitta
in soli dieci minuti sono sfumati quattro milioni di lire, mi
hanno fatto sfilare in mezzo al traffico come un pastore con le pecore
al pascolo. Ma non finisce qui, ho già preparato un
esposto indirizzato alla Procura della Repubblica.
Paola
a questo punto preferisce non infierire poiché è abituata agli insuccessi di
Pietro, cenano insieme con tenerezza poi
vanno a letto e guardano un dibattito su Canale 5 sul
tema prostituzione e della proposta di legge per risolvere questo problema più
antico del mondo.
PIETRO
Non
capisco perché non lo chiedono direttamente alle interessate. Come possono fare una trasmissione senza invitare una loro
rappresentante. Perché devono fare sempre le cose in questo
modo becero. Senza conoscere la loro opinione.
PAOLA
Ma adesso ricominci? Non vorrai fare una
petizione anche per questo problema. Sei proprio un rompiscatole.
PIETRO
Io
non faccio nessuna petizione, ma adesso
mi alzo e vado a fare un giro per intervistare queste signore, voglio
sapere se preferiscono fare il loro
lavoro nella propria abitazione, casa e bottega, così come è
stato proposto da quasi tutti i politici.
Si
alza e comincia a vestirsi. Paola lo guarda incredula e alla fine si arrabbia
veramente.
PAOLA
Dimmi
un po’, spero che tu stia scherzando vero? Vuoi davvero uscire a quest’ora per andare a
intervistare le prostitute per strada?
PIETRO
Certo che ci vado
Ormai
è vestito e sta per uscire dalla stanza.
PAOLA
Ma è possibile che ti devi rovinare la
vita con queste fissazioni, e la stai rovinando anche a me. Lo capisci che non
ti si fila nessuno?
PIETRO
Lo
dici tu che nessuno mi da retta. Ci vediamo tra un po’. Io vado a fare le
interviste.
PAOLA
Va
…va.. pure , se ti stuzzica l’ appetito. Portati i
preservativi.
Pietro
le sorride, le da un bacio ed esce. Paola irritata si mette sotto le coperte e
spegne il televisore.
114 -
STRADE DI ROMA NOTTE TUSCOLANA
Pietro
è con la sua automobile. Ad un certo punto vede una prostituta con i capelli
rossi, accosta la macchina e scende.
PIETRO
Scusi, sono
un giornalista. Sto facendo un’inchiesta sulla prostituzione, lei è favorevole
o contraria a svolgere il suo lavoro
nella propria abitazione?
DONNA
ROSSA (Molto sospettosa)
Non so rispondere. Questa
domanda la faccia alle mie colleghe.
Pietro
risale in macchina e si allontana.
Vede un’altra prostituta con i capelli ricci, si avvicina si ferma e
tira giù il vetro del finestrino.
PIETRO
Scusi, io sto
facendo un’inchiesta sulla prostituzione. Vi
piacerebbe lavorare in casa? Praticamente casa
e bottega?
DONNA
RICCIA
Ah bello!! Senti, un po’. Se non c’ hai i sordi è mejo che
te ne vai.
PIETRO
Signorina
io sto parlando seriamente. Lei svolgerebbe la sua professione in casa sua?
DONNA
RICCIA
Ma, se me capita si,
però non vorrei mai lavorà a casa. Me
darebbe fastidio anche pei vicini. Prima o poi lo
scoprirebbero e io che figura farei?. No per carità, qui in mezzo alla strada è
mejo.
PIETRO
Grazie, devo continuare a
lavorare, arrivederci.
DONNA
RICCIA
Ciao
cocco, buon lavoro.
Pietro
riparte dopo un po’, vede una giovane ragazza molto carina e si avvicina.
PIETRO
Signorina, mi scusi, io sto
indagando per scrivere un articolo
DONNA
GIOVANE
Ha morè!!
Vieni al sodo. Se mi vuoi sono 100 euro.
PIETRO
Ma no, cosa ha capito. Devo farle solo una domanda.
DONNA
GIOVANE
E
sbrigati, fammi sta domanda
PIETRO
Lei farebbe questo lavoro in casa
sua?
DONNA
GIOVANE
Senti
bello, se potessi la mia attività, come la chiami tu, non la farei
proprio. Però visto che la devo fare per forza, non la
farei mai in casa. Ma ti rendi conto, portarsi a casa tutti
gli uomini. Nel mio letto e nelle stanze ci sarebbe sempre la loro puzza, non
sarebbe più casa mia. Io invece quando torno a casa voglio
sentire solo il mio odore, magari farmi un bel bagno profumato e stare un po’
per conto mio. La mia casa è sacra, capito?
PIETRO
Grazie, signorina. Arrivederci.
DONNA
GIOVANE
Comunque
ricordati che quando vuoi io sto sempre qui.
Pietro
entusiasmato dalle risposte risolutive, prende dal portafogli 100 Euro e le
regala alla ragazza, la bacia sulla guancia e la saluta affettuosamente, entra
in macchina e torna a casa vittorioso. Si siede
davanti al computer e inizia a scrivere e leggete un po’ cosa si inventa!.
115 - INIZIO FLASHBACK - ESTERNO PALAZZO DI LUSSO -
PORTIERE IN LIVREA.
Esce
dal portone un signore molto distinto.
PORTIERE
Buongiorno
Onorevole
ONOREVOLE
Salve Antonio, per
cortesia avvisa mia moglie che farò tardi questa sera,
non volevo svegliarla, Lei a quest’ora è ancora al
primo sonno!
L’ onorevole è
atteso dal suo autista con l’auto di ordinanza.
Dopo
poco dallo stesso stabile esce una signorina molto attraente.
PORTIERE
Buongiorno
Signorina.
SIGNORINA
Ciao
Antonio!
La
MDP (la macchina da presa) segue la ragazza che sale in macchina e si reca nel
centro della “Piccola Las Vegas”, entra nel
reparto incontri facili, rigorosamente vietato ai minori. Per accedere nel centro bisogna versare un ticket di 10,00 Euro,
lei invece si fa aprire dal Poliziotto, in guardiola.
Interno
Stabile, (ci sono almeno 100 mini appartamenti ) la ragazza inizia a spogliarsi
e si mette in vetrina, arrivano altre ragazze e anch’esse si mettono in
vetrina. E’ domenica pomeriggio la Piccola Las Vegas è affollatissima mentre la
MDP dall’ alto con un elicottero, riprende una partita
di calcio un derby Milan- Iuventus.,
sugli spalti ci sono solo due tifosi anziani con le rispettive bandiere e un
poliziotto che sonnecchia su una panchina con il manganello per cuscino. Lo
stadio stranamente è deserto. La ragazza, uscita dal palazzo di lusso e
terminato il suo lavoro di prostituta, si rivolge alla sua collega che subentra
al suo posto:
PROSTITUTA
PALAZZO DI LUSSO
Clara vado di fretta, sono stata invitata da
due miei carissimi amici ad assistere alla loro unione contrattuale,
nell’ufficio Notarile a Piazza Mazzini, ciao ci vediamo
domani.
CLARA
Vorresti dire, se ho ben capito, un matrimonio
fra diversi?
PROSTITUTA
PALAZZO DI LUSSO
Con la nuova legge si dice unione
contrattuale. Di nuovo ciao…
116 -
STUDIO NOTARILE ARREDATO CON QUADRI D’ARTE.
Due uomini diversi
sono seduti di fronte alla scrivania del Notaio, che dopo circa mezzora, dopo
aver letto l’ apposito statuto, lo fa firmare ad
ambedue, che secondo la cerimonia, devono restare rispettivamente seduti,
stipulando in questo modo la loro unione contrattuale.
Il Notaio strige la mano ai due contraenti e si congeda allontanandosi
dalla stanza.
Tutti gli invitati
alla cerimonia contrattuale vanno incontro alla coppia e si abbracciano.
La MDP segue i
contraenti che escono mano nella mano.
FINE
DEL FLASHBACK
117-
INTERNO CASA DI PIETRO ALBA
Pietro
spegne il computer e va in camera da letto. Entrando inciampa nella poltrona,
fa un rumore tremendo e Paola si sveglia.
PAOLA
Ma torni a quest’ora?
Sei stato tutta la notte in giro, vorrei proprio
sapere cosa hai combinato.
PIETRO
Ho
già fatto un e mail a tutti i maggiori quotidiani circa una mia idea per
risolvere questo antico problema della prostituzione.
Paola
è ancora addormentata e sbadiglia.
PAOLA
E cosa dovrebbero fare questi mass media?
PIETRO
Domani ti racconto,
adesso voglio dormire un po’
PAOLA
Ma
possibile che all’età tua continui ancora a sognare ? Ma non hai proprio altro a cui pensare?
PIETRO
Certamente cara vieni qui ho voglia di abbracciarti anche se tu non hai tanta
fiducia nelle mie petizioni, io ti voglio bene lo stesso dammi un bacio.
I due si baciano e poi
fanno l’ amore.
PIETRO
Adesso
mi resta veramente poco da dormire, tra un po’ devo
andare in tipografia oggi devo consegnare un lavoro importante.
Spegne
la luce e si addormenta. La MDP stringe
su P.P. di Pietro.
P.S.:
Dal sunto di questa successiva relazione storica, del lontano 10 Gennaio 2003,
sono state realizzate dallo scrivente le scene appena descritte. Meriterebbe una attenta lettura!
Roma, 10 Gennaio 2003
Lo
scrivente è Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova
Generazione.
Riferendomi al recentissimo discorso del
sottoscritto e relativa assegnazione del IV Pitale di
Creta, avvenuta il 6 Gennaio 2003, presso la sede del Partito, in Via Cropani a Roma, dove, durante la cerimonia, il sottoscritto
ha premiato simbolicamente con tale Appitalato il
ministro Francese Le Pen, per aver scelto come
cavallo di battaglia per la Sua campagna elettorale del 2002 i problemi dell’
immigrazione clandestina, palesandosi razzista e antisemita (si veda sito in
data 6 Gennaio 2003).
Pertanto, inviterei i Signori Politici a concretizzare meglio i progetti di legge che si desiderano
approvare, prima di mandarli in pasto ai cittadini e Li esorterei ad informare
sul fatto, che anche la creta ha il suo costo e con i tempi di carestia che il
Partito Italiano Nuova Generazione sta patendo, non può quindi permettersi il
lusso di commissionare un così numeroso quantitativo di Pitali, ridurreste il
sottoscritto al lastrico.
Prima di entrare nel vivo del tema, non ancora
svelato, vorrei proporre un paragone all’ attenzione
di tutti gli Onorevoli Italiani, delle Istituzioni preposte, delle Autorità e
dei Giornalisti, su quanto sta accadendo oggi nel nostro Paese, su temi e
scelte di vita, paragonate secondo il sottoscritto allo stato sociale di
cittadini italiani di 50 anni fa.
Alcune famiglie disagiate del nostro passato
vivevano in cattività, dormendo insieme genitori e figli in un unico letto,
divisi al capo e ai piedi del letto. Inoltre, è noto a tutti, che in quei tempi
così come accade oggi nei paesi del terzo mondo, e
nelle passate trasmissioni televisive del grande Fratello, si divideva l’
abitazione con alcuni animali domestici, il cane, il gatto, galli e galline, e
relativi odori di tutto il regno animale, tutti insieme in una unica stanza,
così come, i piccoli artigiani di un tempo, calzolai, falegnami, cantinieri,
fabbri, etc, separavano la propria attività
lavorativa dalla abitazione, con una tenda di stoffa rattoppata, cercando in
questo modo, di tutelare il più possibile la propria privacy. Per essere più espliciti, adottando il sistema:
Casa e Bottega, messo in
atto peraltro in modo più dignitoso, dal sottoscritto presso il proprio
domicilio, mettendo a disposizione del Partito una stanza del proprio
appartamento, di 100 metri quadri.
Finalmente al nocciolo:
Oggi, nelle società più sviluppate, il cittadino,
dopo una giornata di lavoro, non vede l’ora di recarsi nella propria oasi
abitativa, casa! dolce casa! Luogo sacro per tutti,
munito di tutti i conforti messi a disposizione dalla tecnologia moderna,
scacciando così dalla mente tutti i problemi, le
angosce e soprattutto gli odori del posto di lavoro, che appena chiuso l’uscio di
casa alle proprie spalle, si dissolvono come bolle di sapone.
Paragonando
ciò, alla legge Merlin, illo
tempore approvata, al fine di dare una sferzata di
progressismo morale, abolendo le case chiuse, e quest’ultimo termine dice tutto: chiuse ad ogni possibilità
di privacy per le operatrici del sesso, poichè
perennemente segregate in quelle squallide strutture, dove primeggiava
soprattutto l’odore che lasciavano gli uomini dopo la loro breve permanenza,
che restava perennemente impregnato dappertutto, nelle pareti e soprattutto
nell’olfatto delle povere operatrici, costrette a soggiornare in questo fetido
luogo, mattina, sera e notte, sino alla fine della carriera.
Certamente
lo scenario che ci ha offerto il dopo Merlin,
trascinato da tantissimi Governi, da oltre 50 anni, non è stato bello da
vedere, soprattutto per le nuove generazioni che in tutti questi anni, hanno
vissuto e visto con i propri occhi, tutto lo squallore della prostituzione
lungo le strade delle nostre città.
Il Governo di oggi, per
risolvere questo stato di fatto, decide di rimediare, tornando indietro nel
tempo, mettendo sotto chiave le prostitute, relegandole in abitazioni a doppio
uso, casa e bottega, togliendo così la prostituzione dalle strade e
indirizzarla direttamente nei condomini, porta a porta a contatto con le
famiglie, senza alcuna garanzia di permanenza, motivata dal fatto, che i
condomini secondo una nuova legge, potrebbero in qualsiasi momento far
allontanare la prostituta dallo stabile, con un semplice provvedimento di espulsione,
creando così, un gravissimo scompiglio sociale di enormi proporzioni,
considerando che nel nostro Paese, ci sono migliaia di prostitute.
Egregi Politici, da qualsivoglia direzione
proveniate, che legge è mai codesta? Senza capo e ne coda?
A furor di popolo, sembrerebbe la famosa legge del sig. Menga,
mio carissimo amico.
Pertanto, il sottoscritto propone quanto segue, a
patto che, rivolgendomi alla Procura della Repubblica Italiana, mi faccia una
raccomandazione al nostro Presidente della Repubblica per il riconoscimento di
Cavalierato, per l’attività politica svolta, informando di possedere già, da
circa tre anni, un buon ronzino.
Sperando, che questa piccola parodia, sia stata
gradita, torniamo al tema :
Secondo il mio modesto parere, una possibile alternativa per togliere dalla strada questa vergogna ed
eliminare per sempre lo sfruttamento della prostituzione, sarebbe quella di
edificare a spese dei Comuni, in base alla densità della popolazione, diversi
centri di svago per tutte l’ età, con bellissime strutture, oserei dire, del
tipo di piccolissime Las Vegas, (da non paragonare certamente, ai centri
anziani edificati dal Comune di Roma, sparsi in tutta la città, ricavati da
vecchi progetti di vespasiani, costruiti durante il periodo del Giubileo),
installando luna park, escludendo però, tutti i giochi d’azzardo, che
potrebbero mandare al lastrico il cittadino; ed infine, nelle vicinanze di
questi centri, edificare dei mini appartamenti, da affittare ad equo canone
ed a ore alterne, per l’intera giornata, 24 ore su 24, a più operatrici del
sesso, che terminato il loro turno di lavoro, possano ritornare nella propria
abitazione, aventi lo stesso diritto di normali lavoratori, lasciandosi così
alle spalle, gli odori di questo squallido e antico mestiere.
Solamente in questo modo le nostre coscienze saranno
placate, dando per la prima volta, dopo tanti millenni, la giusta dignità a
queste creature del sesso. Queste strutture, si spera, potrebbero, garantire
una minore aggressività dei tifosi negli stadi, avendo questi, la possibilità
di recarsi subito dopo le partite, in un luogo di svago, dove affogare le
energie agonistiche accumulate, in un parco giochi,
oppure non avendo affetti da dividere, con un incontro casuale con una
operatrice del sesso, in un luogo sicuro, tutelato dalla legge.
Concludo, considerando che questo
progetto, possa essere realizzato, con l’ approvazione di tutti i cittadini,
bigotti inclusi, felici di vedere le nostre strade libere da questo vergognoso
stato di fatto, e penso siano anche propensi all’esborso di una tassa, pur di
vedere realizzato nella propria città e in tutta la nostra bellissima penisola,
questo progetto di etica morale, da molti secoli trascurato.
Altra alternativa, senza
alcun costo per le Istituzioni, sarebbe quella delle inserzioni sui quotidiani,
tutt’ora adottato, esclusivamente per un servizio al
domicilio del richiedente, oppure in alberghi specializzati, rispettando
sempre, la sacralità del luogo abitativo delle operatrici del sesso.
Con la speranza che questa modesta relazione non sia
accreditata ad altri, colgo l’ occasione per porgere a
Tutti, i miei più sentiti e cordiali auguri di buon anno.
I
contenuti di questa relazione, sono emersi e stati realizzati dal sottoscritto,
intervistando una operatrice del sesso nigeriana.
Grazie
Regina, che ringrazio pubblicamente.
Subito
dopo la stesura, questa relazione, è stata inviata via
E-mail, Sabato, 11 Gennaio 2003, alle ore 16, a tutti
i maggiori quotidiani italiani e alle reti televisive di Stato e Private
italiane nonché a mezzo posta prioritaria alle Istituzioni in indirizzo.
Distinti
Saluti
Pietro Sabato
Copia
conoscenza:
Procura
della Repubblica Italiana, Piazzale Clodio,12-00198
Roma
Parlamento
Europeo- Secrètariat General:
L- 2929- Lussemburgo
Camera
dei Deputati, Piazza Montecitorio,1-
00186 Roma