Roma, 2 Ottobre 2010

DA: Pietro Sabato, Presidente Nazionale del Partito Italiano Nuova Generazione.

A: Dott. Maurizio Belpietro Direttore del quotidiano Libero E mail

A: ANSA

Oggetto: Chi fu! Chi fù! Che pizzicò la minchia a Filippo? (cioè: al nostro amatissimo, simpaticissimo ma ammanicatissimo  scucchione di Belpietro)

 

Un Carro Armato per Pietro!!!

Come è mio solito vorrei commentare con un pizzico di ironia la disavventura del Dott. Maurizio Belpietro, che sebbene le nostre beghe giornalistiche rivolgo la mia più sentita solidarietà, per questo increscioso episodio malavitoso, che spero si tratti solo di una messa in scena giornalistica per incrementare la vendita dei quotidiani, visto che l’appartamento di Montecarlo non fa più presa sui lettori.

Non sospetterei minimamente ad una rivendicazione politica, perché le persone coinvolte in questi ultimi mesi mangiano e mangeranno sempre nello stesso piatto, potranno fra loro, per farsi dispetto, rubarsi la merendina, ma subito dopo, da bravi commensali, finirebbe sempre a tarallucci e vino; così come previsto all’inizio della famosa vicenda primaverile, protrattasi in estate e conclusasi recentemente, dove ho ampiamente previsto l’analisi logica di come sarebbe finito lo scisma dell’On. Fini dal PDL, cioè, come recentemente si è visto, finito appunto, ripeto, a tarallucci e vino. Il tutto è descritto nella relazione titolata :

Il Gatto e la Volpe, del recente 29 Luglio scorso,  ( disponibile nella data predetta nel mio sito web: www.nuovagenerazioneroma.it )

Ultimata la prefazione, veniamo ai fatti dell’accaduto di ieri, descritti allegoricamente in oggetto: Secondo il mio parere non è concepibile da parte del capo della guardia del corpo, del nostro Belpietro, mancare il bersaglio da una distanza così ravvicinata, dopo essere passato in vantaggio, da incudine a martello, visto che la pistola dell’aggressore dopo aver premuto il grilletto, fortunatamente si è inceppata.

Quindi la domanda sorge spontanea: è mai pensabile che in questo frangente, alla guardia del corpo, dopo essersela fatta addosso, non sia venuto in mente di sparare senza pietà sull’aggressore, evitando di pensare di sporcare di sangue le scale del condominio? Ma non mi convince anche la dinamica della fuga dell’attentatore, che a mio modesto parere fa acqua da tutte le parti, poichè fuggito lungo le scale del condominio dileguandosi nel buio della notte, da una fantomatica uscita secondaria. Il tutto mi sembra veramente rocambolesco, da un film di fantascienza stile: AVATAR! Concludo con una previsione: In mancanza di Fabrizio Frizzi, Scommettiamo che, l’identikit del presunto attentatore di Belpietro resterà per sempre negli scaffali degli archivi delle Nostre Forze dell’Ordine, e che quindi, non si saprà mai il suo nome?

P.S.: A proposito di scorta, la domanda sorge spontanea:  se al dott. Belpietro è stata assegnata una scorta di 4 persone, al sottoscritto che sta sputtanando tutto il mondo politico a destra e a manca, non si meriterebbe almeno un cingolato, detto Carro Armato?

Distinti Saluti

                                                                                                                   Pietro Sabato